Milleproroghe 2014, il Governo presenta il testo

Oggi il Consiglio dei Ministri approva un decreto legge di fine anno (c.d. “Milleproroghe“). (QUI LA SCHEDA RIEPILOGATIVA E QUI IL TESTO PUBBLICATO IN GAZZETTA, n.d.r.).

Si tratta di un decreto legge da titolo “Proroga di termini in scadenza e altre disposizioni di carattere finanziario indifferibili, presentato dal Presidente del Consiglio Letta e dal Ministro dell’Economia Saccomanni.

Verranno riproposte alcune norme contenute nel decreto legge “Salva Roma” (DL 126 del 2013, recante misure finanziarie per le regioni e gli enti locali, già approvato dal Senato), che è stato ritirato dal Governo, su sollecitazione della Presidenza della Repubblica.

Il decreto- legge “Salva-Roma” che, nel testo approvato dal Governo, era incentrato prevalentemente nelle materie della finanza locale – con specifica attenzione ad alcune questioni su Roma Capitale – del risanamento ambientale e dei trasporti, era stato consistentemente ampliato, nel testo approvato dal Senato, con un insieme di interventi di portata ampia e diversificata, ad iniziare, nel disegno di legge di conversione, dalla proroga alcuni dei termini di delega recati dalla legge di contabilità e finanza pubblica n.196 del 2009, nonché di taluni termini previsti da un decreto legislativo attuativo della medesima legge, relativo all’armonizzazione dei sistemi contabili.

Di seguito, i contenuti essenziali del DL “Salva-Roma”, che oggi verranno in parte ripresi dal DL “Milleproroghe”, nella sintesi elaborata dall’ufficio studi della Camera dei Deputati:

“In materia di trasporti le norme riguardano il trasporto regionale ferroviario della Regione Campania, le risorse per il trasporto pubblico locale nella Regione Calabria, nonché il proseguimento dei rapporti tra lo Stato e RTI sulla base del Contratto di programma 2007-2011, fino al nuovo contratto 2012-2016, l’autorizzazione alla corresponsione a Trenitalia di alcune somme previste in relazione agli obblighi di trasporto ferroviario nella regione Sicilia e nella Regione Valle d’Aosta.

Per quanto concerne Roma Capitale, si interviene in ordine alla Gestione commissariale della stessa, consentendo l’ampliamento della massa passiva del piano di rientro in corso di esercizio da parte del Commissario e intervenendo sulla gestione dei crediti di Roma Capitale verso le società partecipate. Inoltre si prevedono alcuni compiti di rendicontazione a carico di Roma Capitale, nonché la redazione di un piano triennale per la riduzione del debito: in ordine a quest’ultimo sono state soppresse, da parte della Commissione bilancio della Camera, le parti introdotte al Senato in ordine ad alcuni servizi pubblici dell’ente ed alla eventuale messa in liquidazione di società partecipate. E’ stato altresì soppressa, ma nel corso dell’esame al Senato, la previsione che consentiva a Roma Capitale, a decorrere dal 1° gennaio 2014, di incrementare la misura dell’aliquota dell’addizionale comunale Irpef.

Oltre ad uno stanziamento di 25 milioni di euro per l’anno 2013 a favore del comune di Milano per la realizzazione EXPO 2015) si dettano alcune norme in tema di impiego pubblico, quali ad esempio l’attribuzione dell’inquadramento giuridico ed economico della terza Area ai dipendenti dell’amministrazione economico-finanziaria, ivi incluse le agenzie fiscali, che abbiano svolto talune mansioni, nonché, a favore dell’Aenzia delle dogane, l’applicazione di norme che autorizzano la spesa per assunzioni di personale, anche di qualifica dirigenziale, nei limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente.

Con riguardo agli interventi su specifiche aree territoriali, viene esteso l’ambito di applicazione di alcune disposizioni in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici maggio 2012 agli interventi di riparazione, ripristino o ricostruzione di opere pubbliche dei comuni di Modena, Bologna, Reggio nell’Emilia; si prevede poi che per tre anni, a decorrere dagli eventi alluvionali che hanno colpito la Sardegna, gli aderenti alle forme pensionistiche complementari possano richiedere un’anticipazione della posizione individuale maturata ed, infine, si assegnano alla provincia di Pescara 3 milioni di euro per l’anno 2013 per fronteggiare i danni derivanti dagli eventi alluvionali del dicembre 2013 e si dispongono una serie di stanziamenti ( di importo variabile tra 0,5 ed 1 milione di euro) a vari comuni per la realizzazione di specifici interventi sul territorio. Quanto ad una disposizione che assegnava risorse per l’area del sito di interesse nazionale (SIN) di Brindisi, la stessa è stata soppressa da parte della Commissione bilancio della Camera. Una ulteriore disposizione che interessa specifiche aree è quella che innalza di 10 milioni di euro per l’anno 2013 la quota aggiuntiva di compartecipazione all’IVA attribuita alle regioni confinanti con la Svizzera per ridurre la concorrenzialità delle rivendite di benzine e gasolio utilizzati come carburante per autotrazione situate nel territorio elvetico.

Con riguardo alle regioni, si autorizzano le stesse a realizzare progetti sperimentali per la predisposizione del Piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione della spesa 2014-2016 , le cui economie aggiuntive rispetto alla normativa vigente possono essere utilizzate, nel limite del 30 per cento, per la contrattazione integrativa del personale dirigenziale e non dirigenziale; inoltre si obbligano le Regioni (ma anche gli enti locali) che abbiano superato i limiti finanziari posti alla contrattazione integrativa al recupero delle somme indebitamente erogate al personale. Quanto agli enti ed aziende sanitarie, si interviene sulla disciplina delle somme che non possono essere oggetto di esecuzione forzata, prevedendo che l’organo amministrativo degli enti interessati quantifichi preventivamente, con cadenza trimestrale, le somme medesime.

Alcune disposizioni interessano poi specificamente le province, relativamente alle modalità di riparto del fondo sperimentale di riequilibrio delle stesse per l’anno 2013, alle riduzioni da apportate al fondo medesimo per l’anno 2013 per effetto delle disposizioni di spending review, ed alla determinazione dei trasferimenti erariali non fiscalizzati da corrispondere delle province appartenenti alla regione Siciliana e alla regione Sardegna per l’anno 2013.

Un altro insieme di norme disciplina le procedure conseguenti alla revoca e la eventuale riassegnazione delle concessioni di gioco pubblico mediante apparecchi da intrattenimento (cd. slot machine o newsolt) e sistemi di gioco VLT (videolotteries). Tra queste è stata soppressa presso la Commissione bilancio della Camera la specifica disposizione che disponeva riduzioni degli ordinari trasferimenti statali nei confronti delle regioni ovvero degli enti locali che hanno deliberato interventi – aventi ad oggetto misure in materia di giochi pubblici riservati allo Stato – i quali determinino minori entrate erariali ovvero maggiori spese statali: tali riduzioni sono effettuate in misura corrispondente all’entità delle minori entrate ovvero maggiori spese.

Presso la Commissione bilancio della Camera sono state altresì soppresse due ulteriori disposizioni contenute nel testo trasmesso dal Senato: la prima concernente l’eliminazione della facoltà per alcune pubbliche amministrazioni e per gli organi costituzionali di recedere con modalità agevolate dai contratti di locazione di immobili in corso al 15 dicembre 2013 (facoltà che pertanto permane nel testo); la seconda che dispone la disapplicazione delle sanzioni (consistenti nella riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato) nel caso di mancato adempimento del patto di stabilità interno nell’anno 2013 da parte delle province.

Specifiche disposizioni per i comuni consentono a quelli che rispettino il patto di stabilità interno di procedere ad assunzioni con contratto a tempo determinato a carattere stagionale, a carico di risorse derivanti da contratti di sponsorizzazione, e che autorizzano i comuni dissestati ad accedere per gli anni 2013 e 2014 ad una anticipazione da destinare all’incremento della massa attiva della gestione liquidatoria per il pagamento dei debiti ammessi nell’ambito della procedura di dissesto.

Ulteriori disposizioni intervengono in materia di qualificazione delle imprese che hanno affidato lavorazioni in subappalto, al fine di colmare il vuoto normativo conseguente all’annullamento di alcune norme del D.P.R. 207/2010 (regolamento di attuazione del Codice dei contratti pubblici), nonché in materia di gare per l’affidamento della gestione dei servizi di trasporto regionale e locale, escludendo dalla possibilità di partecipazione alle gare delle società destinatarie di affidamenti non conformi alla normativa comunitaria la cui durata ecceda il limite del 3 dicembre 2019.

Disposizioni di natura diversa concernono infine: un finanziamento di 35 milioni per il proseguimento, nell’ultimo bimestre del 2013, del Programma Carta acquisti ordinaria; l’esonero delle amministrazioni pubbliche dall’obbligo di consegnare al momento della cessione di immobili pubblici le dichiarazioni di conformità catastale degli immobili e la possibilità che, nelle operazioni di dismissione di immobili appartenenti al patrimonio pubblico, l’attestato di prestazione energetica possa essere acquisito successivamente agli atti di trasferimento e non debba essere necessariamente allegato al contratto di vendita; la possibilità che i beni aziendali confiscati alla criminalità organizzata possano essere trasferiti al patrimonio di comuni, province o regioni e la disciplina del trasferimento a tali enti di singoli beni immobili aziendali; la facoltà, affidata ad un decreto del Ministro dell’economia, di modificare le aliquote di accisa e di imposta di consumo sui prodotti da fumo e loro succedanei, nella misura massima dello 0,7 per cento, al fine di riequilibrare l’incidenza dei rispettivi carichi fiscali. A tali prodotti (in particolare, per i prodotti succedanei di quelli da fumo) si applicano le disposizioni vigenti per i tabacchi lavorati in materia di divieto pubblicitario e promozionale, nonché di tutela della salute dei non fumatori.

Infine il provvedimento incide sulla disciplina che consente ai comuni delle isole minori, ovvero a quelli nel cui territorio insistono isole minori, di istituire, in alternativa all’imposta di soggiorno, un’imposta di sbarco, già destinata a finanziare interventi in materia di turismo e fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali, aumentando la misura massima dell’imposta (portata da 1 euro a 2,50 euro ed aumentabile sino a 5 euro) e ampliando le finalità a cui può essere destinata”.

Redazione

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