Nuovo ISEE: la scheda del Governo
E’ stato approvato un Dpcm di riforma dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) strumento essenziale per l’erogazione dei servizi e delle prestazioni sociali.
Palazzo Chigi ne dà notizia, alla fine del Consiglio dei Ministri di oggi, spiegando che:
“Per valutare in modo completo la condizione economica delle famiglie, con l’ISEE riformato saranno incrociate le diverse Banche Dati fiscali e contributive, ridotte le aree dell’autodichiarazione, saranno integrati dati e prestazioni a livello nazionale e locale. Inoltre, la riforma prevede non solo una definizione più ampia del reddito ed un maggior peso della situazione patrimoniale, ma anche una forte attenzione alle famiglie più numerose e alle diverse condizioni di disabilità.
Ecco le principali novità della riforma:
vengono considerate tutte le forme di reddito, comprese quelle fiscalmente esenti;
migliora la capacità selettiva dando un peso più adeguato alla componente patrimoniale;
considera le caratteristiche dei nuclei con carichi gravosi, come le famiglie con 3 o più figli e quelle con persone con disabilità;
consente una differenziazione dell’indicatore in riferimento al tipo di prestazione richiesta;
riduce l’area dell’autocertificazione, consentendo di rafforzare i controlli per ridurre le situazioni di accesso indebito alle prestazioni agevolate.
Inoltre:
è introdotta la possibilità di calcolare l’ISEE “corrente” in caso di variazioni del reddito corrente superiori al 25 %;
vengono sottratti dalla nozione di reddito gli assegni di mantenimento, i redditi da lavoro dipendente (quota del 20% fino a un massimo di 3.000 euro), pensioni (quota del 20% fino a 1.000 euro), costo dell’abitazione (da 5.165 a 7.000 euro all’anno) e le spese effettuate da persone con disabilità o non autosufficienti;
Vengono aumentate le franchigie per ogni figlio successivo al secondo (500 euro per la deduzione dell’affitto, 2.500 euro per la deduzione sulla prima casa, 1.000 euro per il patrimonio immobiliare)”.