Come noto, mercoledì scorso il Parlamento Europeo ha approvato tre direttive con le quali riforma l’intero sistema degli appalti pubblici, attribuendo agli Stati membri ampi margini di manovra nel decidere se rendere vincolanti, in sede di recepimento, le principali prescrizioni contenute.
Le tre direttive investono il settore degli appalti pubblici in generale, degli appalti per servizi nei settori acqua, energia, trasporti e servizi postali e dei contratti di concessioni pubbliche.
Due gli obiettivi fondamentali della riforma: favorire l’accesso delle piccole e medie imprese alle gare e potenziare l’uso “strategico” degli appalti pubblici attraverso regole e criteri di aggiudicazione capaci di contrastare le diverse forme di dumping sociale e di premiare prodotti e processi produttivi innovativi e rispettosi dell’ambiente.
Ecco i testi definitivi e approvati delle tre direttive comunitarie: