L’Unione Europea sta per snellire notevolmente le procedure di concessione degli aiuti pubblici alle imprese per rilanciare la crescita e favorire la ricerca e l’innovazione.
Dal 1° luglio, le imprese potranno beneficiare di varie tipologie di aiuto per un numero più ampio di attività e importi superiori rispetto al passato, il tutto senza dover sottoporre i loro progetti al controllo preventivo delle autorità europee.
In pratica, con la nuove regole semplificate, i paesi dell’UE saranno tenuti a notificare alla Commissione tra il 10% e 25% dei casi di aiuti di Stato rispetto all’attuale 40%, una riduzione che deriva dal minor numero di criteri per la notifica ufficiale.
Circa tre quarti degli attuali aiuti e circa due terzi delle sovvenzioni non saranno più soggette a notifica alla Commissione.
Gli Stati membri dovranno però pubblicare online informazioni sugli aiuti finanziari che superano i 500.000 euro, concessi alle imprese da enti pubblici. In questo modo, sarà possibile per gli altri paesi e le altre imprese interessate verificare gli aiuti pubblici erogati sul territorio dell’UE.
Le nuove norme offrono la flessibilità di investire, ad esempio in poli di innovazione, infrastrutture a banda larga o salvaguardia del patrimonio culturale, sempre a patto che l’aiuto abbia come scopo ultimo la creazione di posti di lavoro lavoro.
Obiettivo dichiarato è che le modifiche possano aumentare in Europa gli investimenti in Ricerca & Sviluppo e l’innovazione del 50% entro il 2020.
Le novità entreranno in vigore il 1° luglio 2014 e fanno parte di un pacchetto più ampio di misure volte a velocizzare il processo decisionale sui casi di concorrenza.