La Commissione europea ha cominciato l’analisi del Documento programmatico di bilancio 2015 che i Paesi dell’Eurozona hanno trasmesso il 15 ottobre. Alla luce del piano italiano, che prevede la deviazione temporanea dal percorso di raggiungimento dell’obiettivo di medio termine (MTO), la Commissione ha chiesto all’Italia informazioni aggiuntive che ne chiariscano le ragioni e i presupposti.
Il Governo Italiano ha risposto alla richiesta di chiarimento, lunedì mattina, con con una lettera del ministro Pier Carlo Padoan al Vice-presidente Jyrki Katainen.
Nella lettera, il Ministro dell’Economia e delle Finanze indica le misure aggiuntive con le quali l’Italia conta di correggere il deficit strutturale di circa 0,3 punti percentuali del PIL nel corso del 2015.
Il Ministro ha anche sottolineato come la Legge di stabilità dell’Italia per il 2015 ha l’obiettivo di rilanciare l’economia italiana dopo lunghi anni di crisi che sono costati al Paese una contrazione del 9% del PIL rispetto al livello del 2008. Uno sforzo di stimolo all’economia che viene effettuato pur mantenendo i conti pubblici sotto controllo (il rapporto deficit/PIL resterà infatti anche nel 2015 sotto il 3%) e correggendo il deficit strutturale (appunto di circa tre decimi di PIL). E simultaneamente finanziando lo sforzo straordinario di effettuare quelle riforme strutturali lungamente attese che presentano costi aggiuntivi nel breve periodo.