Con la sentenza n. 374 del 17 settembre 2014 i giudici della Corte d’Appello di Trieste, accendono le speranze per i precari scuola, infatti, confermando la sentenza di primo grado del Giudice del Lavoro di Udine, hanno affermato che il personale non di ruolo della scuola ha diritto al riconoscimento, sia ai fini giuridici che a quelli economici, di tutti i periodi di servizio prestati in esecuzione dei contratti di durata annuale o fino al 30 giugno stipulati con il Ministero dell’Istruzione.
Quindi anche la ricostruzione di carriera, ai fini della progressione economica, dovrà tenere conto di tutti gli anni di servizio prestati a tempo determinato. Ad avviso dei giudici triestini non riconoscere per intero il servizio prestato dal personale non di ruolo sarebbe discriminatorio alla luce della direttiva europea del Consiglio Europeo n. 1999/70/CE applicabile anche al pubbligo impiego, come da varie pronunce della Corte di Giustizia Europea.