Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha comunicato ufficialmente che il Regolamento per la specializzazione degli avvocati è stato presentato al Parlamento per la votazione.
Il Regolamento dovrà definire le modalità per il conseguimento, da parte degli avvocati, del titolo di “specializzato”. Il ministro Orlando per la stesura del testo aveva istituito un tavolo tecnico con l’avvocatura.
Da indiscrezioni non dovrebbero esserci grosse novità rispetto alla bozza circolata in primavera.
Per ottenere il titolo di “specialista” gli avvocati devono:
– frequentare un corso universitario istituito attraverso convenzione con il Cnf oppure con i consigli degli Ordini locali. I corsi dovranno avare durata almeno biennale e una didattica non inferiore a 200 ore complessive; prevedere un obbligo di frequenza per almeno i due terzi delle 150 ore di didattica frontale e la previsione di una prova scritta e orale al termine di ogni anno per accertare il livello di preparazione.
– avere una comprovata esperienza nella materia di cui si intenda acquisire la specializzazione. In tal caso è necessario che l’avvocato sia iscritto all’albo da almeno otto anni senza interruzioni ed inoltre deve aver svolto almeno 50 incarichi professionali annui a prova della preparazione nella materia di specializzazione.
Le materie per cui è possibile acquisire la specializzazione forense sono 14. A titolo esemplificativo elenchiamo: diritto delle persone, dirirtto della famiglia, diritto internazionale, diritto penale, diritto ambientale, diritto amministrativo. Altre specializzazioni potranno essere conseguite nell’ambito dei diritti reali, diritto di condominio e locazioni e in diritto della responsabilità civile.
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