Sono state elaborate le prime statistiche relative allo strumento per le PMI di Horizon 2020.
Il 18 giugno 2014 è infatti scaduta la prima data di cut-off dei fondi specificamente riservati al mondo dell’impresa dal Programma Europeo di finanziamenti alla Ricerca e all’Innovazione.
Lo strumento per le PMI è una novità molto interessante nel panorama delle agevolazioni pubbliche, perchè i fondi stanziati (quasi 3 miliardi di euro) sono accessibili esclusivamente alle piccole e medie imprese sia singolarmente che in forma aggregata (articolo 22 del regolamento (UE) n. 1291/2013).
Nel comunicato stampa di presentazione dei dati statistici, Máire Geoghegan-Quinn, Commissaria europea per la Ricerca, l’innovazione e la scienza, ha dichiarato: “Le PMI innovative aiuteranno a rilanciare l’economia europea, creando occupazione duratura e prodotti e servizi di punta. Con questo nuovo strumento l’Unione finanzierà progetti dal forte contenuto innovativo, che offrono solide opportunità commerciali e sviluppano idee in grado di posizionare le imprese sui mercati.”
Il numero complessivo delle domande per il contributo di 50 mila euro, previsto dalla Fase 1 dello strumento per le pmi è stato di gran lunga superiore alle aspettative: sono state presentate ben 2666 richieste, pervenute da 21 Paesi.
Soltanto 155 progetti saranno finanziati dall’Unione Europea. La somma forfettaria potrà essere utilizzata per portare a termine gli studi di fattibilità e approfondire ulteriormente l’idea progettuale attraverso attività di mentoring (fino a 3 giorni).
La Spagna è il paese con il maggior numero di progetti finanziati (39), a seguire Regno Unito (26), Italia (20), Germania (11), Irlanda (10) e Francia (9). L’Irlanda si è dimostrata specialista nella progettazione con un tasso di successo pari al 20% delle proposte presentate. Seguono Austria (14%) e Regno Unito (11%).
L’Italia purtroppo si ferma al 4,59%: 20 finanziamenti su 436 domande. I professionisti italiani hanno ancora molto da imparare nella progettazione europea, e probabilmente, trattandosi di bandi fortemente competitivi, dovrebbero evitare di “tentare la fortuna” inviando proposte qualitativamente non eccellenti.
L’EASME (European Agency for Small and Medium Enterprise) ha reso pubblico in un secondo momento anche l’elenco dettagliato delle proposte preselezionate, contenenti i dettagli delle imprese coordinatrici.
Da un’attenta analisi emerge come l’Italia sia molto preparata nel settore “Green Transport” (7 progetti finanziati su 26 finanziabili a livello europeo) e nel settore delle “Nanotech” (5 progetti su 17). Discreta anche la resa dei progetti in tema di Sistemi di energia a basse emissioni di carbonio (4 su 23).
Altrettanto interessante, ma questa volta in negativo, il dato nel settore “Open Disruptive Innovation” – che riguarda le soluzioni fortemente rivoluzionarie nel campo dell’ICT (Information and communications technology). Nessun progetto italiano finanziato a fronte di 30 finanziabili e ben 886 richieste a livello europeo.
Senza alcun dubbio il topic che ha riscosso nel complesso più interesse.
La seconda data di cut-off è trascorsa da pochi giorni (24 settembre) pertanto non sono ancora disponibili i dati ufficiali. La prossima (ed ultima) data per il 2014 sarà il 17 Dicembre 2014.
Ulteriori approfondimenti e statistiche:
1) Analisi dei progetti presentati suddivisi per topic
2) Analisi dei progetti presentati suddivisi per topic e per paese proponente
3) Elenco generale delle proposte finanziate (inglese)
Geolocalizzazione su mappa europea