La mancata concessione di un equo indennizzo in riferimento ad una malattia che si assume causata dalla prestazione di un determinato servizio lavorativo deve essere motivata adeguatamente. Non è sufficiente escludere l’influenza causale senza compiere i dovuti accertamenti.
Il Tar Catania, Sez. III, con sentenza dell’8 gennaio 2015, n. 8, ha accolto il ricorso per l’annullamento di un decreto con il quale il Ministero della difesa negava la concessione di un equo indennizzo.
Si trattava di un Maresciallo dei Carabinieri al quale, a seguito del servizio reso presso il NAS (Nucleo Anti Sofisticazione), era stata diagnosticata una gastroduodenite che, secondo lo stesso, sarebbe stata riconducibile allo stress psicofisico al quale era stato sottoposto durante il servizio.
I giudici si sono pronunciati dichiarando fondate le censure di difetto d’istruttoria e di difetto di motivazione mosse al decreto, dato che il parere del Comitato di Verifica si era limitato ad escludere l’influenza causale del servizio prestato, “senza tuttavia specificamente motivare in ordine all’eventuale incidenza delle particolari condizioni lavorative e dei fattori di rischio espressamente indicati nella domanda di parte ricorrente e documentati in atti”.