Ottenere i rimborsi IVA, per chi utilizza il metodo dello split payment sarà adesso più facile: è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il DM 20 Febbraio 2015.
Lo Split Payment (oggetto sin da subito di critiche di legittimità) è stato introdotto dalla Legge di Stabilità 2015 con l’obiettivo di ridurre l’evasione fiscale relativa all’Iva. La Pubblica Amministrazione paga al fornitore il prezzo del bene o del servizio e versa l’Iva direttamente allo Stato, sdoppiando il pagamento, in modo tale che chi incassa la fattura non ometta di versare a sua volta l’imposta all’Erario.
Tornando alle recenti modifiche si segnala che, con il decreto cui sopra, è stata eliminata la priorità che garantita dal DM 22 Marzo 2007 ai soggetti che dimostravano di essere in possesso dei seguenti requisiti:
- esercizio dell’attività da almeno tre anni;
- eccedenza detraibile di importo pari o superiore a 10 mila euro in caso di richiesta di rimborso annuale ed a 3 mila euro in caso di richiesta di rimborso trimestrale;
- eccedenza detraibile richiesta a rimborso di importo pari o superiore al 10% dell’importo complessivo dell’imposta assolta sugli acquisti e sulle importazioni effettuati nell’anno o nel trimestre a cui si riferisce il rimborso richiesto.
Rimane ferma la necessità, per ottenere il rimborso prioritario, di rientrare nelle ulteriori condizioni richieste dall’art 30, secondo comma, lettera A del D.P.R. 633/1972 e cioè, essere soggetti che esercitano prevalentemente o esclusivamente attività che comportano l’effettuazione di operazioni soggette a imposta con aliquote inferiori a quelle relative agli acquisti, computando tra queste anche le operazioni effettuate a norma dell’art. 17-ter del decreto IVA.
L’importo dei rimborsi inoltre non può essere superiore all’ammontare complessivo dell’imposta applicata mediante “split payment” nel relativo periodo. Si tratta di un ulteriore requisito, ancora in vigore, previsto dall’art 8, secondo comma del DM 23 Gennaio 2015.
L’entrata in vigore delle disposizioni in questione si deve fare riferimento alle richieste di rimborso relative al prmo trimestre dell’anno d’imposta 2015 (il termine è fissato per il 30 aprile 2015).
Risultano chiare le intenzioni del Governo di contrastare l’impatto negativo che lo Split payment ha avuto sui fornitori della Pubblica Amministrazione, dovuto al costante situazione creditoria in cui essi si trovano a fini dell’IVA a causa del mancato addebito dell’imposta in via di rivalsa.
Da segnalare inoltre una disposizione presente all’interno del Decreto cd. Milleproroghe che prevede l’aumento dal 10 al 20% l’importo contrattuale dell’anticipazione che le PA sono tenute a corrispondere ai fornitori in merito ai contratti di pubblico appalto.