IVA ridotta sugli ebook? La Corte di Giustizia dice no

Non è possibile applicare un’aliquota IVA ridotta per la vendita di ebook. La decisione della Corte di Giustizia Europe assume particolare rilevanza in funzione delle recenti modifiche introdotte con la legge di stabilità 2015.
Andando al merito della questione, secondo la Corte di Giustizia Europea infatti “La direttiva IVA esclude ogni possibilità di applicare un’aliquota IVA ridotta ai «servizi forniti per via elettronica». La fornitura di libri elettronici costituisce un servizio di questo tipo. La Corte respinge l’argomento secondo cui la fornitura di libri elettronici costituirebbe una cessione di beni (e non un servizio). Infatti, solo il supporto fisico che consente la lettura dei libri elettronici può essere qualificato come «bene materiale», ma un siffatto supporto non è presente nella fornitura dei libri elettronici”.
Così ha statuito la Quarta sezione della Corte di Giustizia Europea nella sentenza del 5 marzo 2015 nelle cause  C-479/13 e C-502/13 aventi ad oggetto il ricorso per inadempimento, ai sensi dell’articolo 258 TFUE, proposte dalla Commissione contro Francia e Lussemburgo, ree di applicare un’aliquota IVA ridotta sugli ebook.

La Corte di Giustizia ha accolto  i ricorsi per inadempimento della Commissione, rilevando innanzitutto che un’aliquota IVA ridotta può essere applicata unicamente alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi di cui all’allegato III della direttiva IVA. Detto allegato menziona, in particolare, la «fornitura di libri su qualsiasi tipo di supporto fisico». La Corte ne trae la conclusione che l’aliquota IVA ridotta è applicabile all’operazione consistente nel fornire un libro che si trovi su un supporto fisico. Se è vero che il libro elettronico necessita, per poter essere letto, di un supporto fisico (quale un computer), un simile supporto non è tuttavia fornito con il libro elettronico, cosicché l’allegato III non include nel suo ambito di applicazione la fornitura di tali libri.

Inoltre, la Corte constata che la direttiva IVA esclude ogni possibilità di applicare un’aliquota IVA ridotta sugli ebook in quanto, secondo la corte, equiparabili ai «servizi forniti per via elettronica». Secondo la Corte, la fornitura di libri elettronici costituisce un servizio di questo tipo. La Corte respinge l’argomento secondo cui la fornitura di libri elettronici costituirebbe una cessione di beni (e non un servizio). Infatti, solo il supporto fisico che consente la lettura dei libri elettronici può essere qualificato come «bene materiale», ma un siffatto supporto non è presente nella fornitura dei libri elettronici.

Ed ora, cosa succederà in Italia?
Ricordiamo infatti che l’IVA ridotta sugli ebook è stata introdotta in Italia dal primo gennaio di quest’anno passando dal 22% al 4% (come per i libri cartacei) grazie a un comma della Legge di Stabilità 2015. (Consulta lo Speciale legge di stabilità 2015)
Redazione

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