Lavori in corso per il testo di legge in materia di reati ambientali. Il Senato ha infatti approvato, il 4 marzo scorso, il ddl n. 1345, recante disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente. Il testo, già approvato dalla Camera, è stato modificato, per cui torna dai deputati per l’approvazione definitiva.
Il ddl si propone di conseguire un salto di qualità nell’azione di prevenzione e repressione dei delitti contro l’ambiente attraverso l’introduzione nel codice penale di quattro nuovi reati:
- il delitto di inquinamento ambientale;
- il delitto di disastro ambientale;
- il delitto di traffico ed abbandono di materiale di alta radioattività
- il delitto di impedimento del controllo.
I termini di prescrizione per i reati ambientali sono raddoppiati.
È prevista una diminuzione dei due terzi delle pene in caso di ravvedimento operoso.
In sede di condanna o patteggiamento per reati ambientali sono previsti la confisca dei beni e il ripristino dello stato dei luoghi.
Gli emendamenti approvati dal Senato, all’articolo 1:
– aumentano le pene per le lesioni personali e le morti conseguenti al delitto di inquinamento ambientale;
– stabiliscono uno sconto di pena per i reati dolosi;
– prevedono la reclusione da uno a quattro anni e la multa da 20.000 a 80.000 euro per omessa bonifica;
– prescrivono che il corso della prescrizione sia sospeso, qualora il giudice, su richiesta dell’imputato, sospenda il procedimento;
– disciplinano che la confisca non trovi applicazione quando l’imputato abbia provveduto alla messa in sicurezza;
– riguardano l’aggravante ambientale, il ravvedimento operoso, la disciplina sanzionatoria degli illeciti amministrativi e penali in materia di tutela ambientale ed il trasporto e l’abbandono di rifiuti e materiale radioattivo.