E’ stata pubblicata il 28 gennaio scorso, la sentenza del CGA n. 76/2015, con cui è stata definitivamente respinta la richiesta di annullamento delle elezioni amministrative del 9 e 10 giugno 2013.
Il ricorso ha riguardato nello specifico il Comune di Acate, ma avrebbe potuto avere pesanti ripercussioni su tutto il territorio siciliano, poiché la questione controversa era relativa all’applicabilità della nuova normativa (L.r. 8/2013) in tema di parità e rappresentanza di genere.
Il Collegio ha in sostanza aderito alle difese presentate dal Comune di Acate, rappresentato dall’Avv. Carmelo Giurdanella.
Nello specifico, è stata ribadita l’inammissibilità dell’originario ricorso elettorale per carenza di interesse (già dichiarata in primo grado dal TAR Catania), in quanto la riedizione del procedimento elettorale sarebbe comunque stata regolata dalla stessa normativa contestata, la quale, peraltro, era conosciuta da tutti i candidati prima della presentazione delle liste.
Il CGA si è inoltre pronunciato sinteticamente anche sulle questioni di merito, ritenendo infondati tutti i motivi di appello; è così stato affermato in primo luogo che la nuova disciplina poteva e doveva regolare il procedimento elettorale in questione. Inoltre è stata esclusa ogni ipotesi di violazione del diritto comunitario e della Costituzione.