Il 26 aprile entra in vigore il nuovo DM Ambiente emanato il 30 marzo scorso. Il decreto, in attuazione del dlgs 152/2006 rinforza i criteri previsti dal Codice Ambientale per l’identificazione dei progetti da sottoporre a verifica di assoggettabilità a VIA.
L’applicazione di tali ulteriori criteri comporterà una riduzione percentuale delle soglie dimensionali con conseguente estensione del campo di applicazione delle disposizioni in materia di VIA a progetti potenzialmente in grado di determinare effetti negativi significativi sull’ambiente.
Il processo di screening ambientale si baserà dunque su tre pilastri fondamentali:
- caratteristiche tipologiche-dimensionali
- criteri tecnico-localizzativi
- nuovi criteri tecnico-dimensionali e localizzativi previsti dal dm 52/2015 che integrano i parametri precedenti.
Ricordiamo che in base all’art. 6 del dlgs 152/2006 la Valutazione di Impatto Ambientale è necessaria per la realizzazione dei progetti, relativi ad opere o interventi di nuova realizzazione, ex allegati II e III e allegato IV alla Parte Seconda del D.Lgs.152/2006, al fine di garantire un’uniforme e corretta applicazione su tutto il territorio nazionale delle disposizioni dettate dalla direttiva 2011/92/UE concernente la valutazione di impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati.
In allegato il decreto ministeriale con le linee guida