Contributo Unificato Appalti: le tappe del processo

La pronuncia di stamattina sul contributo unificato della Corte di Giustizia è scaturita dalla rimessione che aveva effettuato nel gennaio 2014 il Tar Trento, il quale aveva posto dinnanzi alla Corte la questione pregiudiziale relativa alla corretta applicazione del contributo unificato ritenendolo in contrasto con i principi comunitari.
La Corte di Giustizia si è pertanto dovuta confrontare con il tema della compatibilità con la normativa europea del contributo unificato appalti, stante l’eccessiva onerosità dello stesso e la grave compromissione dell’esercizio del diritto di difesa che esso è idoneo a comportare in tutti quei casi in cui un soggetto, che intenda proporre ricorso dinanzi al giudice amministrativo in materia di appalti, non abbia i mezzi economici per farvi fronte.
L’avvocato Carmelo Giurdanella, in veste di rappresentante dell’associazione di avvocati Amministrativisti.it, è intervenuto nella causa di cui sopra nell’interesse di un’associazione catanese di consumatori, Cittadini Europei, affiancato dall’Avvocato Patrizio Menchetti, esperto in diritto comunitario.

Il giorno 11 febbraio 2015 si è tenuta la prima udienza a Lussemburgo, nel corso della quale lo stesso Presidente della Corte ha voluto precisare che il contributo unificato non rappresenta affatto l’unica spesa che un’impresa deve affrontare per ottenere la concreta possibilità di aggiudicarsi la gara; oltre alle spese legali, infatti, ogni operatore economico deve preventivare anche spese quali quelle per il rilascio delle copie dei documenti o, da ultimo, per poter integrare la propria documentazione (c.d. soccorso istruttorio). E lo stesso Giudice Relatore si chiedeva se non sarebbe opportuno prevedere un limite al numero di atti della stessa parte sottoposti al contributo unificato in un medesimo procedimento.

Successivamente si è registrato un intervento dell’Avvocato Generale piuttosto critico sul sistema italiano, in particolare per quanto attiene il moltiplicarsi di contributi unificati nel corso della medesima causa.

Lo stesso Avvocato Generale, nelle conclusioni depositate nel corso dell’udienza del 7 maggio 2015, ribadisce la sua posizione, e sottolinea la contrarietà all’art. 47 della Carta di Nizza sui diritti fondamentali dell’Unione Europea e alla direttiva 89/665 della riscossione di più tributi giudiziari cumulativi in procedimenti giurisdizionali in cui un’impresa impugna la legittimità di un’unica procedura di aggiudicazione di un appalto

Tuttavia il “cauto ottimismo” determinato dall’andamento della processo a Lussemburgo si è dovuto arenare dinnanzi una pronuncia che si pone in una direzione totalmente diversa in quanto, come abbiamo visto, la Corte di Giustizia non ha ritenuto incompatibile con il diritto comunitario la normativa italiana in materia di contributo unificato.

Redazione

Lo studio legale Giurdanella & Partners dedica, tutti i giorni, una piccola parte del proprio tempo all'aggiornamento del sito web della rivista. E' un'attività iniziata quasi per gioco agli albori di internet e che non cessa mai di entusiasmarci. E' anche l'occasione per restituire alla rete una parte di tutto quello che essa ci ha dato in questi anni. I giovani bravi sono sempre i benvenuti nel nostro studio legale. Per uno stage o per iniziare la pratica professionale presso lo studio, scriveteci o mandate il vostro cv a segreteria@giurdanella.it