Voluntary disclosure: la Camera esamina la proroga al 30 novembre

E’ all’esame dell’Assemblea della Camera dei deputati – dopo la prima lettura da parte del Senato, che vi ha apportato alcune modifiche – il disegno di legge di conversione del decreto-legge 30 settembre 2015, n. 153, che proroga dal 30 settembre al 30 novembre 2015 il termine per aderire alla procedura di collaborazione volontaria disciplinata dalla legge 15 dicembre 2014, n. 186.

Le norme in materia di “voluntary disclosure” prevedono una procedura di collaborazione volontaria del contribuente con l’Amministrazione fiscale per l’emersione e il rientro in Italia di capitali detenuti all’estero; essa sostanzialmente trova applicazione anche per quanto riguarda le irregolarità riguardanti attività detenute in Italia. La legge n. 186 del 2014 ha inoltre introdotto il reato di autoriciclaggio.

Con riferimento alle procedure di collaborazione volontaria, il decreto-legge n. 153 del 2015 dispone in primo luogo che la richiesta di accesso alla voluntary sia irrevocabile e non possa essere presentata più di una volta. Come già accennato, si proroga il termine per l’accesso al 30 novembre 2015, con possibilità di integrare l’istanza con documenti ed informazioni entro il 30 dicembre 2015.

Con le modifiche apportate dall’altro ramo del Parlamento, la gestione delle istanze di collaborazione volontaria presentate per la prima volta a decorrere dal 10 novembre 2015 è attribuita ad una specifica articolazione dell’Agenzia delle entrate da individuare con provvedimento del Direttore dell’Agenzia medesima, in deroga alla disciplina generale sulla competenza territoriale degli uffici. Al Senato è stata introdotta una disposizione che, ai fini della voluntary disclosure, estende l’esonero dagli obblighi dichiarativi, attualmente previsto in favore dei lavoratori frontalieri per il conto corrente estero su cui sono accreditati lo stipendio e gli altri emolumenti, anche agli eventuali cointestatari o beneficiari di procure e deleghe su tale conto.

Si ricorda che il decreto-legge n. 153 del 2015 disattiva la clausola di salvaguardia,prevista dalla legge di stabilità 2015, per la mancata autorizzazione UE al meccanismo Iva di inversione contabile nella grande distribuzione alimentare. A tale scopo, il previsto aumento dell’accisa dei carburanti per il 2015 viene sostituito con la copertura mediante le maggiori entrate derivanti dalle procedure di voluntary disclosure. 

Al riguardo l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che al 6 novembre 2015 il numero di posizioni relative alle istanze di collaborazione volontaria (nazionale e internazionale) ammontava a 79.258, per un gettito stimato pari a circa 2,5 miliardi di euro a titolo di imposte, sanzioni, ritenute, contributi previdenziali oltre interessi.

Inoltre, il medesimo provvedimento sottopone le prestazioni corrisposte dalla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità Svizzera (LPP),ai fini delle imposte dirette, su istanza del contribuente, all’aliquota del 5 per cento; con le modifiche al Senato, si assoggettano alla stessa aliquota anche le prestazioni erogate dai diversi enti o istituti svizzeri di prepensionamento.

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Redazione

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