E’ operativa da ieri, 7 gennaio, la Banca dati nazionale unica per la documentazione antimafia (Bdna) che avrà il compito, nel rispetto delle garanzie a tutela del trattamento dei dati sensibili, di semplificare e accelerare il rilascio delle comunicazioni e informazioni antimafia.
Nel comunicato stampa pubblicato sul sito del Ministero dell’Interno si legge «Abbiamo centrato l’importante obiettivo di velocizzare le procedure – ha dichiarato il ministro Angelino Alfano – salvaguardando i controlli per agevolare così quelle attività, preziose per la nostra economia, che come base di partenza hanno già le carte in regola per competere sul mercato. L’innovativa piattaforma informatica – ha spiegato il ministro – realizzata dal Dipartimento per le politiche del personale del ministero dell’Interno, consentirà infatti alle stazioni appaltanti di ottenere, in assenza di evidenze ostative, l’immediato rilascio della documentazione liberatoria relativa all’operatore economico inserito nell’archivio informatico della banca dati».
Ricordiamo che la banca dati è stata istituita dal Codice Antimafia (d.lgs. 159/2011), mentre le modalità di funzionamento, accesso, consultazione e collegamento sono state disciplinate dal regolamento adottato con Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 30 ottobre 2014 n. 193.
Le stazioni appaltanti pubbliche, enti pubblici, società controllate pubbliche, concessionari di opere pubbliche, prima di approvare o autorizzare i contratti e subcontratti relativi a lavori, servizi e forniture pubblici, dovranno acquisire la documentazione antimafia sulla piattaforma.
Sulla base dei dati immessi dall’operatore che effettua la consultazione, il sistema informativo, se l’impresa è censita, verifica le informazioni esistenti negli archivi della stessa Banca dati, nonché nelle altre banche dati collegate. Se non risultano a carico degli interessati le cause di divieto, sospensione e decadenza di cui all’articolo 67 del Codice antimafia, la Banca dati nazionale rilascia immediatamente, per via telematica, al soggetto richiedente, la comunicazione antimafia liberatoria.