Cosa sono i Finanziamenti Europei?

[…] I finanziamenti europei rappresentano il principale strumento con cui l’Unione europea interviene affinché l’economia europea diventi più dinamica e competitiva. L’Unione eroga finanziamenti in svariati settori: sviluppo urbano e regionale; occupazione e inclusione sociale; agricoltura e sviluppo rurale; politiche marittime e della pesca; ricerca e innovazione ed aiuti umanitari. Tali somme contribuiscono a limitare le disuguaglianze sociali e ad accrescere lo sviluppo della Euro-Zona. Il 3 marzo 2012 la Commissione europea ha lanciato la strategia decennale “Europa 2020” già vista in precedenza (cap. 3.1). Pochi mesi dopo, in attuazione del nuovo periodo di 7 anni in cui si sviluppa la politica dei fondi Europei, il Consiglio europeo ha approvato il regolamento che disciplina il quadro finanziario pluriennale dell’Unione europea definendo le priorità di bilancio dell’UE per gli anni dal 2014 al 2020. Questa decisione che ha posto fine ai negoziati che sono durati circa due anni e ha dato il via anche a nuovi programmi di finanziamento a partire dal 1° gennaio 2014, decrementando peraltro, seppur di pochi punti percentuali, le somme stanziate nei 7 anni precedenti.

Tali aiuti possono rivestire varie forme. Normalmente la Commissione finanzia la realizzazione di progetti specifici.

Quasi sempre i finanziamenti erogati non coprono il 100% del valore di progetto ed è richiesto al beneficiario della misura di provvedere al co-finanziamento per la parte non coperta dall’UE.

Altre volte attraverso le gare di appalto UE, invece, la Commissione seleziona delle controparti contrattuali per l’acquisto di beni o servizi o per l’esecuzione di lavori necessari al buon funzionamento delle istituzioni o dei programmi europei. Di solito, le gare l’affidamento di studi e ricerche, servizi di assistenza tecnica, formazione, consulenza, l’organizzazione di eventi, la fornitura di equipaggiamenti.

Altre forme di aiuto infine possono consistere in finanziamenti a tasso agevolato o concessione di garanzie e premi.

Da un punto di vista operativo, i finanziamenti europei, risultano organizzati in programmi tematici, dedicati a specifici obiettivi (come ad esempio salute, cultura agricoltura) e normalmente suddivisi in fondi. Per ogni fondo vengono a loro volta previsti specifici bandi, che delineano le caratteristiche dei progetti idonei all’ottenimento del finanziamento e le scadenze temporali per la presentazione delle domande.

Invece, dal punto di vista gestionale, la vasta gamma di finanziamenti europei è riconducibile a due principali categorie di fondi: finanziamenti a gestione diretta e fondi strutturali e d’investimento, la cui differenza sarà illustrata nei paragrafi successivi.

Entrambe le modalità di gestione dei fondi risultano comunque accomunate dall’importante attività di controllo sul rispetto delle procedure finalizzate al trasparente e responsabile utilizzo delle somme erogate. In particolare, la responsabilità politica sull’utilizzo delle somme è della Commissione Europea, la cui gestione “concorrente” assieme alle Autorità Nazionali e Regionali degli Stati membri investe una somma pari al 80% del totale dei finanziamenti UE.

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Estratto del manuale “Diritto dell’Europrogettazione” di Carmelo Giurdanella, febbraio 2016, CeSDA Editore. 

Redazione

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