Da oggi, fino a venerdì 11 marzo, l’impianto MUOS sarà attivato alla massima potenza, al fine di realizzare le misurazioni richieste dall’ordinanza del CGA dello scorso 26 febbraio, nella quale i giudici hanno disposto di integrare la relazione del Collegio di verificazione già depositata, in quanto carente sotto il profilo delle misurazioni, in concreto, dell’entità dell’emissione delle onde elettromagnetiche.
Ricordiamo che delle misurazioni in concreto erano state già programmate per i giorni 13 e 14 gennaio. In quell’occasione, però, il Prefetto di Caltanissetta aveva dapprima invitato il Collegio a volere specificare quali misure precauzionali dovessero essere adottate nei confronti della popolazione residente e, qualora le stesse misure precauzionali necessitassero di ulteriori approfondimenti, a volere posticipare la data delle operazioni, per garantire la tutela dell’incolumità e della salute pubblica. A seguito di tale comunicazione, il Collegio aveva deciso di non effettuare le misurazioni e basarsi, invece, su dati già elaborati dall’Ambasciata USA. Durante l’udienza del 25 febbraio, i legali delle parti avevano fatto notare la carenza della relazione nella parte in cui non si era basata su misurazioni concrete, ma, al contempo, avevano fatto rilevare che le osservazioni del Prefetto di Caltanissetta non potevano non confermare, seppure implicitamente, il forte rischio collegato all’accensione dell’impianto MUOS.
“Se l’accensione dell’impianto per soli due giorni ha destato preoccupazioni per l’incolumità pubblica”- aveva detto davanti al CGA l’Avv. Giurdanella – “non dobbiamo forse ritenere dimostrata a fortiori la pericolosità dell’emissione delle onde?”
A distanza di circa un mese, in ottemperanza all’ordinanza del CGA, la situazione si è ripresentata, con una nuova comunicazione d’avvio dell’impianto da parte del Collegio di verificazione; questa volta, però, non è intervenuto il Prefetto.
Forti dubbi, dunque, continuano a sussistere sulla pericolosità dell’avviamento, seppur temporaneo, dell’impianto, dal momento che non sembrano, in questa seconda occasione, essere state prese misure precauzionali idonee a tutelare la popolazione e a scongiurare i rischi che a gennaio si erano palesati.