Il Consiglio dei Ministri, nel corso della seduta odierna, ha approvato il Nuovo Codice Appalti. Il testo da attuazione alla riforma degli appalti, recependo le 3 direttive europee 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.
Come previsto dalla legge delega del 28 gennaio 2016, n. 11, approvata dalle Camere il 14 gennaio 2016, il Governo recepisce in un unico decreto le direttive appalti pubblici e concessioni e riordina la disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture e contratti di concessione.
Nella Conferenza stampa, tenutasi al termine del Consiglio dei Ministri, Delrio ha affermato che si tratta di “una corposa riforma che mira a rendere il sistema dei lavori pubblici e delle concessioni finalmente all’altezza di un grande Paese europeo”, di cui gli elementi chiave sono: semplificazione, trasparenza, lotta alla corruzione, e qualità.
Delrio ha sottolineato inoltre come il nuovo codice segni la fine del massimo ribasso. Il criterio di aggiudicazione da utilizzare, salvo eccezioni, sarà quello dell’offerta economicamente vantaggiosa. Viene inoltre rafforzato il ruolo dell’Anac e per la prima volta le concessioni saranno disciplinate normativamente.
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