L’Autorità Nazionale Anticorruzione, con la delibera n. 376 del 2 marzo scorso, ha inviato, ai presidenti di Camera e Senato e al ministro del Lavoro, alcune osservazioni in ordine agli interventi normativi che dispongono la proroga dei contratti di servizi di pulizia e servizi ausiliari delle istituzioni scolastiche ed educative statali e degli enti locali e, più in generale, sul ricorso sistematico alle proroghe normative per garantire la continuità dell’approvvigionamento dei servizi alle amministrazioni pubbliche.
In particolare l’Autorità segnala la necessità di un intervento urgente affinché la gestione dei servizi sia ricondotta nell’alveo delle ordinarie procedure di affidamento previste dal Codice dei contratti pubblici e che non si ricorra, per il futuro, all’utilizzo di sistemi derogatori, come le proroghe ex lege,comunque inidonei a risolvere rilevanti problematiche sociali.
Nelle varie audizioni presso le competenti Commissioni parlamentari sulla riforma in materia di contrattualistica pubblica in corso, l’Anac ha già rappresentata l’urgente necessità di inserire, tra i nuovi principi regolatori della materia, un divieto espresso dell’affidamento delle commesse pubbliche in deroga alla ordinarie procedure di selezione del contraente, sottraendole ad un effettivo e proficuo confronto concorrenziale.