Equo compenso avvocati: il CNF incontra il Ministro della Giustizia

Il presidente del CNF Andrea Mascherin ha incontrato martedì scorso il Ministro della Giustizia Andrea Orlando. L’ampio colloquio ha spaziato dall’equo compenso, alla giustizia civile (il Ministro aveva appena concluso la conferenza stampa illustrando i nuovi risultati raggiunti), alla natura giuridica degli Ordini professioni, alla geografia giudiziaria.
Il Ministro Guardasigilli ha ribadito la disponibilità ad affrontare  con l’Avvocatura istituzionale le questioni “aperte” che riguardano la professione legale.

In particolare, il guardasigilli ha ascoltato con attenzione i contenuti della  proposta di legge del CNF per la introduzione dell’equo compenso nei contratti tra professionisti e clienti “forti” , aderendo alla richiesta di istituire un tavolo ministeriale che prenda le mosse dalla  bozza predisposta dal CNF in vista di un intervento legislativo. Sulla questione delle società di capitali come azionisti esterni, il gruppo di studio dovrà valutare “le forme di impatto che queste partecipazioni potrebbero avere all’interno del sistema dei servizi legali”, ha riferito Mascherin “guardando con attenzione ai riflessi sulle prerogative di autonomia e indipendenza dell’avvocato, come alle problematiche di carattere previdenziale”.
Condivisione è stata manifestata circa l’importanza di promuovere le specializzazioni forensi, risolvendo nelle dovute forme gli attuali momenti di criticità, a seguito dell’intervento del Tar.

Infine, durante l’incontro il presidente Mascherin e il Ministro hanno affrontato la questione relativa alla natura giuridica degli Ordini forensi: Mascherin ha annunciato che l’Agorà degli Ordini forensi  ha in preparazione uno studio per superare  l’incertezza tra natura pubblica e associazione d’imprese. Il dossier sarà messo a disposizione di via Arenula per i necessari approfondimenti.
Sempre con riguardo alle norme che riguardano specificamente il funzionamento dei Coa,  il Guardasigilli ha assicurato di voler individuare un veicolo normativo rapido  per rinnovare la disciplina per la elezione dei Consigli degli Ordini.

Al proposito, ancora, si segnala che la commissione giustizia del Senato ha approvato il 4 maggio scorso il parere sullo schema di decreto ministeriale recante “Disciplina per il funzionamento e la convocazione dell’assemblea dell’ordine circondariale forense” chiedendo al Governo di tener conto, nella stesura definitiva del testo, del suggerimento del CNF di affidare a ciascun consiglio circondariale forense, nell’ambito della propria autonomia, la scelta dello strumento di convocazione più adeguato ai fini del raggiungimento dello scopo di maggiore pubblicità.

Redazione

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