Processo Amministrativo Telematico: alla Camera il ddl di proroga

L’Assemblea della Camera ha iniziato ieri, 25 luglio 2016, l’esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 117 del 2016.

Il decreto-legge interviene sulla disciplina del processo amministrativo telematico e posticipa di sei mesi il termine a decorrere dal quale tutti gli atti del processo amministrativo dovranno essere sottoscritti con firma digitale. Il termine finora fissato al 1° luglio 2016 viene infatti posticipato al 1° gennaio 2017. Nel corso dell’esame in sede referente, la Commissione Giustizia ha inserito nel decreto-legge disposizioni sull’assunzione di personale amministrativo da parte del Ministero della giustizia.

Il processo amministrativo telematico

Il decreto-legge n. 117 del 2016 rimanda di sei mesi, al 1° gennaio 2017, l’efficacia della disposizione che obbliga tutte le parti del processo amministrativo, nonché il giudice, a sottoscrivere gli atti processuali con modalità digitali. Inoltre, intervenendo sulle disposizioni di attuazione del codice del processo amministrativo, il provvedimento consente la sperimentazione delle regole tecnico-operative per l’applicazione del processo amministrativo telematico (introdotte con D.P.C.M. n. 40 del 2016) fino al 31 dicembre 2016, in luogo del 30 giugno 2016.

Al processo amministrativo telematico sarà dunque dato avvio a partire dal 1° gennaio 2017. La Commissione Giustizia ha precisato però che fino al 31 marzo 2017 sarà possibile utilizzare indifferentemente le modalità telematiche e le tradizionali.

L’assunzione di personale del Ministero della giustizia

Nel corso dell’esame parlamentare del disegno di legge di conversione del decreto-legge, la Commissione Giustizia ha integrato il contenuto del provvedimento inserendovi disposizioni che consentono al Ministero della giustizia di procedere ad assunzioni straordinarie.

In particolare, il Ministero è autorizzato:

  • per il triennio 2016-2018, ad assumere a tempo indeterminato fino a 1.000 unità di personale amministrativo non dirigenziale da inquadrare nei ruoli dell’amministrazione giudiziaria. Il personale potrà essere selezionato sia bandendo nuovi concorsi che attingendo a graduatorie ancora valide;
  • ad assumere a tempo indeterminato ulteriore personale amministrativo non dirigenziale, attraverso procedure concorsuali, attingendo alle risorse che residuanodall’espletamento delle procedure di mobilità del personale proveniente dalle province.

Al reclutamento si procederà in deroga alla normativa vigente; le procedure straordinarie avranno inoltre priorità su ogni altra procedura di trasferimento all’interno del Ministero della giustizia.

Redazione

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