Equitalia addio dal 1° luglio 2017: in Gazzetta il decreto legge

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 249 del 24 ottobre 2016 il d.l. n. 193 del 22 ottobre 2016 recante “Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili“, il quale prevede la chiusura del gruppo Equitalia, che verrà sostituito dal nuovo ente “Agenzia delle Entrate – Riscossione”.

Quindi, a partire dal 1° luglio 2017 le societa’ del Gruppo Equitalia sono sciolte e cancellate d’ufficio dal registro delle imprese ed estinte, senza che sia previsto l’esperimento di alcuna procedura di liquidazione.
Ecco qualche breve cenno su quello che accadrà a seguito del provvedimento:
a) istituzione di un nuovo ente pubblico economico, denominato “Agenzia delle entrate – Riscossione, sottoposto all’indirizzo e alla vigilanza del Ministro dell’economia e delle finanze e monitorato dall’Agenzia delle entrate. Il nuovo ente subentrerà in toto nei rapporti giuridici attivi e passivi, anche processuali, delle societa’ del Gruppo Equitalia e fino alla data del 1 luglio 2017 l’attivita’ di riscossione proseguirà secondo il regime giuridico vigente. Quanto poi agli Enti locali che si stanno avvalendo per la riscossione di Equitalia, il decreto precisa che basterà una deliberazione adottata entro il 1° giugno 2017,  per continuare ad avvalersi, per se’ e per le societa’ da essi partecipate ,del soggetto preposto alla riscossione nazionale, mentre entro il 30 settembre di ogni anno, gli enti locali possono deliberare l’affidamento dell’esercizio delle funzioni relative alla riscossione al soggetto preposto alla riscossione nazionale;.
b) rafforzamento della riscossione, in quanto l’art. 3 del decreto legge autorizza sia l’Agenzia delle entrate che la futura “Agenzia delle entrate-Riscossioni” ad utilizzare anche per le finalità di riscossione le banche dati e le informazioni in possesso per altri fini dalla stessa Agenzia nonchè ad ottenere le informazioni attinenti ai rapporti di lavoro o di impiego, accedendo direttamente, in via telematica, alle specifiche banche dati dell’Inps.
Redazione

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