Nella giornata di ieri 28 febbraio 2017 la Camera, con 255 voti a favore, 113 contrari e 22 astenuti, ha approvato la riforma della responsabilità medica che attua una significativa revisione delle norme per pazienti, medici, ospedali e assicurazioni.
Il testo del ddl, presentato dal deputato PD Federico Gelli, recante “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie”, ha quale fine primario, come si legge dalla relazione illustrativa, il tentativo di contemperare la garanzia per la sicurezza delle cure dei pazienti con quella di una attenuazione della responsabilità medica in ricorrenza di determinate circostanze.
Infatti, sotto il profilo della responsabilità penale, è stata sancita la soppressione della responsabilità per colpa lieve del medico, qualora siano state doverosamente rispettate le linee guida impartite dall’Istituto Superiore di Sanità o le buone pratiche clinico-assistenziali, mentre il medico risponderà di omicidio colposo e lesioni personali solo in presenza di colpa grave.
Per quanto concerne, invece, il profilo della responsabilità civile, la riforma prevede un “doppio binario”, ossia responsabilità contrattuale della struttura sanitaria, che risponderà della condotta dolosa o colposa del professionista, anche nel caso in cui questi non sia un dipendente della stessa, ed extracontrattuale del medico.
Infine, sono stati introdotti il tentativo di conciliazione obbligatoria per le controversie riguardanti i casi di responsabilità medica, l’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile, con la previsione di un’azione diretta in capo al soggetto danneggiato e la creazione di un fondo di garanzia all’uopo istituito per il risarcimento dei danni da responsabilità sanitaria.