E’ iniziato giovedì 23 marzo 2017 alla Commissione Lavoro della Camera l’esame del decreto legge n. 25 del 17 marzo 2017 sui voucher e sulla responsabilità solidale negli appalti, approvato il 20 marzo scorso dal Consiglio dei Ministri, e che porterà alla conversione in legge entro il 16 maggio prossimo.
Il decreto legge numero 25/2017 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 64 di venerdì 17 marzo ed è entrato in vigore in pari data.
Il nuovo testo della norma cancella, di fatto, il “beneficio della preventiva escussione” del datore di lavoro: i lavoratori potranno scegliere di rivolgersi anche ad imprese diverse dalla propria, e sempre che queste siano solvibili, per ottenere il versamento di salari e contributi non ricevuti dal proprio datore di lavoro. Il vincolo di solidarietà può essere sciolto una volta trascorso il termine di due anni dalla conclusione dell’appalto.
Questo significa che la chiamata a rispondere in solido può arrivare anche molto tempo dopo dal termine del cantiere, quando ormai le garanzie richieste dai titolari dell’appalto nei confronti dei subappaltatori sono generalmente estinte. Il decreto ripristina totalmente la responsabilità solidale tra committente-imprenditore e appaltatore, eliminando, quindi, l’obbligo di aggredire il patrimonio dell’impresa inadempiente, prima di rivolgersi alle altre aziende obbligate dal vincolo di solidarietà.
Perplessità sono state palesate dall’ANCE, la quale ha espresso una posizione assai sfavorevole sul decreto e sull’eliminazione del beneficio della preventiva escussione, con penalizzazione per tutte le imprese della filiera produttiva e non direttamente per il debitore principale, che in questo modo viene di fatto ulteriormente deresponsabilizzato , con un sostanziale passo indietro che danneggia le imprese corrette, determinandosi così un rafforzamento del ruolo delle parti sociali nell’individuare in sede contrattuale strumenti più rigorosi di controllo.