Il Consiglio di Stato, Comm. Spec., ha reso il parere n. 877 dell’11 aprile 2017 sullo “Schema di decreto legislativo recante disposizioni relative alla “Razionalizzazione dei processi di gestione dei dati di circolazione e di proprietà di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi, finalizzata al rilascio di un documento unico, ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera d), della legge 7 agosto 2015, n. 124”.
Si tratta del decreto che prevede l’introduzione, a far data dal 1° luglio 2018, di un “documento unico” per gli autoveicoli, costituito dalla nuova carta di circolazione inclusiva dei dati attualmente inseriti nel certificato di proprietà.
Si legge dal parere: “Non appare compiutamente dimostrato dallo schema in oggetto che l’intervento adottato (…) sia di per sé sufficiente, in assenza di un connesso intervento sull’unificazione degli archivi, a soddisfare le finalità imposte dalla legge delega”, ovvero la riduzione dei costi attuali e la realizzazione di risparmi per l’utenza. Della realizzazione di tali due, connesse, finalità, “non vi è evidenza” nello schema in esame.
E ancora: “Ciò che la legge richiedeva era compiere un ulteriore passo avanti verso la compenetrazione delle due banche dati, tanto da contemplare, sempre che ne fosse verificata la “sostenibilità organizzativa ed economica”, finanche l’unicità del soggetto gestore, individuabile nel Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti o, “eventualmente”, in una Agenzia appositamente costituita”.
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