E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 81 del 6 aprile 2017 il decreto del 21 marzo 2017, adottato dal Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministero della Giustizia e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, recante “Individuazione delle procedure per il monitoraggio delle infrastrutture ed insediamenti prioritari per la prevenzione e repressione di tentativi di infiltrazione mafiosa e istituzione, presso il Ministero dell’interno, di un apposito Comitato di coordinamento”.
Il provvedimento è in vigore dal 7 aprile 2017.
L’art. 1 del decreto così recita:
“Ai fini dell’attuazione delle procedure di monitoraggio per la prevenzione e la repressione di tentativi d’infiltrazione mafiosa nelle infrastrutture e negli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, di cui agli articoli 200 e seguenti del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, sono considerati rilevanti i dati e le informazioni attinenti:
a) alle aree territoriali interessate dalla realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari, come indicate negli elaborati progettuali;
b) alla tipologia dei lavori e alla qualificazione delle imprese esecutrici e di quelle comunque interessate al ciclo dei lavori;
c) alle procedure di affidamento delle opere e delle infrastrutture, adottate ai sensi dell’art. 200, comma 2, del decreto legislativo n. 50 del 2016, nonché ai loro affidatari e sub-affidatari e alle imprese terze interessate a qualunque titolo alla realizzazione dell’opera o dell’infrastruttura;
d) agli assetti societari relativi ai soggetti di cui alla lettera c) e alla evoluzione di tali assetti nel corso della realizzazione delle opere e delle infrastrutture;
e) alle rilevazioni effettuate presso i cantieri, in particolare, sulle imprese, sul personale e sui mezzi impiegati, anche in esito agli accessi ed agli accertamenti di cui all’art. 93 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159;
f) a ogni altro dato o informazione ritenuti rilevanti dal Comitato di cui all’art. 3″.
L’art. 2 prevede una puntuale indicazione dei soggetti pubblici e privati che formano la Rete di monitoraggio antimafia relativa alle infrastrutture e agli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese. Essi sono:
a) Ministero dell’interno;
b) Ministero della giustizia;
c) Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
d) Ministero dell’economia e delle finanze;
e) Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, per l’esercizio delle funzioni di impulso e coordinamento di cui all’art. 371-bis del codice di procedura penale;
f) Autorita’ nazionale anticorruzione;
g) Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri;
h) Prefetture-Uffici territoriali del Governo;
i) Forze di polizia;
l) Regioni, Province autonome, Citta’ metropolitane, Province, Comuni ed altri Enti pubblici territoriali;
m) Provveditorati interregionali per le opere pubbliche;
n) Amministrazioni aggiudicatrici, enti e soggetti aggiudicatori, nonche’ soggetti affidatari della realizzazione di infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese.
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