In Gazzetta Ufficiale del 18 aprile 2019 il Decreto 32/2019, c.d. Sblocca Cantieri, approvato nel Consiglio dei Ministri del 20 marzo 2019, di modifica del Codice degli Appalti al fine del rilancio dei contratti pubblici, da convertire in legge entro il 17 giugno.
La legge di conversione n. 55/2019 del Decreto Sblocca Cantieri
Decreto Legge 18 aprile 2019 n. 32 – Decreto Sblocca Cantieri
La Relazione di accompagnamento del Governo al DDL di conversione del Decreto Legge
Il Dossier Ufficiale delle Camere con analisi delle singole novità
La Relazione della Corte dei Conti sulle modifiche al Codice Appalti
Il report con le perplessità dell’ANAC
Via le linee guida vincolanti dell’ANAC, la terna dei subappaltatori e il rito super accelerato, nuova normativa più permissiva sugli appalti sotto la soglia comunitaria: il Decreto Sblocca Cantieri incide significativamente sull’intero sistema degli appalti pubblici (nota bene: il testo del Decreto è stato sostanzialmente modificato dalla legge di conversione).
Il Decreto Legge, recante “Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di event sismici, era già stato approvato dal Governo il 20 marzo 2019, ed è stato nuovamente approvato con modifiche nel C.d.M. del 18 aprile successivo.
In particolare il Decreto Sblocca Cantieri reca, all’art. 1, una serie di modifiche incisive al Codice degli Appalti Pubblici, D.lgs 50/2016, che con ogni probabilità anticipano l’ampia riforma degli appalti pubblici, in discussione in Parlamento.
All’art. 2 vengono previste delle modifiche al medesimo Codice Appalti con specifico riferimento alle procedure di affidamento in caso di crisi di impresa.
All’art. 3 il Decreto interviene sul T.U. Edilizia (D.P.R. 380/2001) con disposizioni in materia di semplificazione della disciplina degli interventi strutturali in zone sismiche.
All’art. 4, in materia di commissari straordinari, interventi sostitutivi e responsabilità erariale, sono previste delle misure straordinarie in caso di interventi infrastrutturali ritenuti prioritari, al fine dello sblocco della loro realizzazione con la nomina di commissari straordinari o l’esercizio di poteri sostitutivi.
All’art. 5, sono previste le norme in materia di “Rigenerazione urbana”, ovvero volte al recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio preesistente.
Infine, agli artt. da 6 a 29, sono previsti gli specifici interventi in materia di ricostruzione a seguito di interventi sismici, con particolare riferimento ai luoghi del terremoto del Molise, dell’area Etnea, dell’Abruzzo e di Ischia.
Entrata in vigore del Decreto Sblocca Cantieri e gare in corso
Il Decreto Legge, come di consueto, entra in vigore dal giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Come si legge nel medesimo Decreto, le nuove modifiche del Codice Appalti entrano in vigore per i bandi pubblicati in data successiva all’entrata in vigore del Decreto Legge, quindi a partire dal 19 aprile 2019, mentre in caso di contratti senza pubblicazione di bandi o avvisi, si applicheranno alle procedure in cui, alla medesima data, non sono ancora stati inviati gli inviti a presentare le offerte.
Si veda il testo del Codice Appalti (D.Lgs 50/2016) vigente, con le modifiche introdotte dallo Sblocca – Cantieri.
Le novità e le modifiche al Codice Appalti
Tra le principali novità in materia di appalti pubblici vi sono:
- L’istituzione di un regolamento unico all’interno del quale verranno riuniti una serie di provvedimenti attuativi del Codice dei contratti, in sostituzione delle Linee Guida Anac.
- L’eliminazione di diverse limitazioni al subappalto.
- La possibilità di affidare gli interventi di manutenzione sulla base del progetto definitivo.
- La semplificazione e la velocizzazione delle procedure di aggiudicazione per appalti di importo inferiore alle soglie previste a livello comunitario, con la reintroduzione della preferenza del criterio del minor prezzo.
- L’esclusione anche per irregolarità contributive e fiscali non definitive.
- La possibilità, per le stazioni appaltanti, in caso di indisponibilità di esperti iscritti nell’albo tenuto dall’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), di nominare la commissione di gara anche solo parzialmente.
- L’eliminazione dell’onere di impugnare immediatamente ammissioni ed esclusioni mediante il rito superaccelerato appalti
Il ritorno del Regolamento Unico di attuazione del Codice Appalti, e il valore delle Linee Guida ANAC
E’ previsto che un decreto del Presidente della Repubblica, contenente un Regolamento unico, sostituisca le Linee Guida ANAC in una serie di materie indicate dal Codice Appalti.
Tale decreto conterrà, una volta approvato, un regolamento unico recante le disposizioni attuative ed esecutive del Codice, insieme alle Linee Guida e ai precedenti decreti adottati in esecuzione del Codice Appalti.
Nelle more dell’approvazione del Regolamento Unico con apposito D.P.R., le Linee Guida vincolanti Anac rimangono in vigore ed efficaci, mentre quelle non vincolanti conserveranno i loro effetti anche dopo l’approvazione del Regolamento.
Le novità in materia di subappalto
In materia di subappalto, il Decreto Sblocca Cantieri elimina del tutto l’obbligo di indicare la terna di subappaltatori, mentre il limite per il subappalto, che era del 30 per cento del valore totale, viene portato al 50 per cento.
Gli affidamenti sotto-soglia
Tra le norme dello Sblocca Cantieri sugli appalti sotto soglia è previsto la possibile procedura negoziata con invito di 3 operatori economici per i lavori e 5 per servizi e forniture sopra i 40 mila euro.
A questo si aggiunge l’estensione del criterio del minor prezzo e disposizioni per agevolare il ricorso al mercato elettronico.
Il rito super accelerato
Nel Decreto è prevista la totale abolizione del Rito Super Accelerato.
Infatti si prevede l’abrogazione dei commi 2-bis, 6-bis, 8-bis e 11-bis di cui all’articolo 120 del decreto-legislativo 2 luglio 2010, n. 104.
Tale modifica si applica ai processi iniziati dopo l’entrata in vigore del Decreto.
Si riporta di seguito il testo del Comunicato del Governo con sintesi delle novità dello “Sblocca cantieri” emanato dopo la riunione del C.d.M. del 18 aprile 2019.
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Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli, ha approvato in seconda deliberazione un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici.
Il testo semplifica le procedure di gara e di aggiudicazione degli appalti, tenendo conto anche dei risultati della consultazione pubblica indetta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Tra le principali novità vi sono l’istituzione di un regolamento unico all’interno del quale verranno riuniti una serie di provvedimenti attuativi del Codice dei contratti; la riduzione degli oneri informativi a carico delle amministrazioni; la possibilità di affidare gli interventi di manutenzione sulla base del progetto definitivo; la semplificazione e la velocizzazione delle procedure di aggiudicazione per appalti di importo inferiore alle soglie previste a livello comunitario, con la reintroduzione della preferenza del criterio del minor prezzo e l’eliminazione dell’obbligo di indicare la terna dei subappaltatori; la possibilità, per le stazioni appaltanti, in caso di indisponibilità di esperti iscritti nell’albo tenuto dall’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), di nominare la commissione di gara anche solo parzialmente; lo sblocco della realizzazione di alcune opere pubbliche ritenute strategiche, prevedendo la nomina di commissari straordinari o l’esercizio di poteri sostitutivi.
Si introducono poi specifiche norme relative all’erogazione degli indennizzi a cittadini e imprese che stiano subendo disagi a causa del cantiere per la ricostruzione dell’ex ponte Morandi a Genova, nonché per le zone sismiche.
Infine, il decreto semplifica la disciplina degli interventi nelle zone colpite da eventi sismici, con l’introduzione di un regime autorizzatorio differenziato a seconda che si tratti di interventi considerati “rilevanti”, di “minore rilevanza” o “privi di rilevanza” e prevede ulteriori disposizioni urgenti per il potenziamento del Sistema Nazionale della Protezione Civile, attraverso servizi di allarme pubblico volti alla prevenzione delle calamità e alla tutela della vita umana.
In aggiornamento