Decreto Legge Cultura 59/2019, sostegno alla lirica e a prodotti televisivi italiani

Il Consiglio dei Ministri del 27 giugno 2019 ha approvato il c.d. Decreto Cultura (Misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico sinfoniche, di sostegno del settore del cinema e audiovisivo e finanziamento delle attività del Ministero per i beni e le attività culturali e per lo svolgimento della manifestazione UEFA Euro 2020.)

DECRETO-LEGGE 28 giugno 2019 n. 59 , Decreto Cultura

In Gazzetta Ufficiale del 29 giugno 2019 il Decreto Legge n. 59/2019, che interviene con norme urgenti nel settore degli eventi culturali e sportivi.

In particolare, tra le previsioni più significative, vi sono le modifiche sugli obblighi di programmazione di prodotti audiovisivi “espressione originale italiana“, con previsioni sia per gli operatori pubblici e privati tradizionali, sia per gli operatori di streaming con programmazione on demand.

Nelle intenzioni del Governo il Decreto vorrebbe rafforzare le misure a sostegno delle opere di espressione originale italiana (che nel previgente sistema erano limitate alle sole opere cinematografiche) e a sostegno delle opere recenti, rivedendo gli obblighi in capo agli operatori on demand, con un maggior allineamento rispetto alle emittenti televisive “tradizionali”.

Le singole disposizioni del Decreto Cultura

L’art. 1 si occupa di misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico sinfoniche, prevedendo una serie di norme con finalità di rilancio delle Fondazioni e proseguimento delle loro attività istituzionali, anche mediante il ricorso a contratti di lavoro a tempo determinato, per una durata fino ai quattro anni.

All’art. 2 si trovano misure urgenti per il finanziamento delle attività del Ministero per i beni e le attività culturali, con un finanziamento di circa 35 milioni di euro.

All’art. 3 troviamo misure urgenti di semplificazione e sostegno per il settore cinema e audiovisivo.

Per quanto riguarda la RAI, in particolare, si dispone che: “nella fascia oraria dalle ore 18 alle 23, la concessionaria del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale riserva almeno il 12 per cento del tempo di diffusione, escluso il tempo destinato a notiziari, manifestazioni sportive, giochi televisivi, pubblicità, servizi di teletext e televendite, a opere cinematografiche e audiovisive di finzione, di animazione, documentari originali di espressione originale italiana, ovunque prodotte; almeno un quarto di tale quota è riservata a opere cinematografiche di espressione originale italiana ovunque prodotte.”

All’art. 5 sono previste misure urgenti per l’evento UEFA Euro 2020 a Roma: un commissario straordinario/ stazione appaltante provvederà in via esclusiva all’espletamento delle procedure dirette alla realizzazione di lavori e all’acquisizione di servizi e forniture, anche per eventi strettamente connessi allo svolgimento della manifestazione sportiva.

In allegato il Comunicato Stampa del Consiglio dei Ministri sull’approvazione del decreto:

Misure urgenti in materia di beni e attività culturali (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro per i beni e le attività culturali Alberto Bonisoli, ha approvato un decreto-legge che introduce, tra le altre, misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico sinfoniche, di sostegno del settore del cinema e audiovisivo e finanziamento delle attività del Ministero per i beni e le attività culturali.

Il testo mira, in particolare, ad assicurare il rilancio delle fondazioni lirico sinfoniche in termini di programmazione e di sviluppo, la prosecuzione delle loro attività istituzionali e il conseguente accrescimento dei settori economici connessi, adeguando il sistema legislativo nazionale relativo al lavoro a tempo determinato nelle fondazioni lirico sinfoniche, garantendo la tutela dei lavoratori del settore secondo il diritto dell’Unione europea.

Si introducono alcune misure urgenti di semplificazione e sostegno per il settore cinema e audiovisivo, rendendo più funzionali le modalità con cui i fornitori di servizi di media audiovisivo devono promuovere le opere europee e italiane e prorogando al 1° gennaio 2020 l’entrata in vigore dei nuovi obblighi. In particolare, le modifiche riguardano la definizione delle nuove aliquote degli obblighi di programmazione e di investimento in produzioni italiane relative alle emittenti televisive, in una misura compatibile con le prospettive economiche degli operatori. Nel contempo, si rafforzano le misure a sostegno delle opere di espressione originale italiana (che nel previgente sistema erano limitate alle sole opere cinematografiche) e a sostegno delle opere recenti, si rivedono gli obblighi in capo agli operatori on demand, con un maggior allineamento rispetto alle emittenti televisive “tradizionali” e si rafforza un sistema di flessibilità, senza rivedere, tuttavia, il nuovo e più efficace sistema sanzionatorio.

Redazione

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