Cloud della P.A.: interrogazione parlamentare sulla gara Consip

Il 10 settembre è stata presentata un’interrogazione parlamentare per fare chiarezza sui punti ancora oscuri di questa procedura

L’accordo quadro Consip per il Cloud della P.A. continua ancora a far parlare di sé. Non perché sia terminata la procedura, nominando finalmente l’aggiudicatario di una delle gare più importanti degli ultimi tempi, ma perché è entrata in una fase di stallo, una “pausa di riflessione” presa da Consip, forse per cercare di definire meglio i dettagli della procedura, forse per tentare di correggere gli errori dei precedenti documenti di gara.

Questa vicenda, già dalle sue origini, non smette di attirare l’attenzione: infatti, dopo il processo simulato a cui è stata sottoposta lo scorso 13 luglio (leggi qui il nostro articolo a riguardo) Consip ha pubblicato ben 4 avvisi di rettifica che però hanno semplicemente rimandato di volta in volta la scadenza del termine per la presentazione delle domande (attualmente al 13 ottobre) e hanno apportato minime modifiche al capitolato d’oneri (pubblicato solo il 7 settembre).

Tali modifiche, ripetute e spesso superficiali, hanno però sollevato nuove perplessità, tanto che lo scorso 10 settembre è stata presentata un’interrogazione parlamentare sulla vicenda, firmata dai deputati Leonardo Penna del Movimento 5 stelle, Vita Martinciglio, Giorgio Lovecchio e Virginia Villani (leggi il testo completo qui).

In particolare Penna, dopo aver espresso le incertezze comuni sul testo di gara e sui vari aspetti tecnici che caratterizzano questa procedura e che alimentano numerosi dubbi di legittimità, e ha chiesto «se e quali iniziative assumerà il Governo per far sì che Consip S.p.a. effettui le eventuali correzioni al bando necessarie a favorire il principio di libera concorrenza e partecipazione alla gara da parte delle aziende interessate (anche di dimensioni più piccole), e a garantire il servizio con il miglior rapporto qualità/prezzo alle pubbliche amministrazioni, a maggior ragione in un periodo storico come questo in cui il lavoro da remoto e la digitalizzazione dei servizi pubblici sono aspetti caratterizzati dalla massima urgenza ed importanza».

Dopo questa interrogazione dagli organi di governo non sono ancora arrivate risposte e Consip ha pubblicato solo avvisi di rettifica e le nuove direttive sull’offerta tecnica, ma nessuna modifica sostanziale riguardante i punti più importanti e problematici della documentazione di gara.

Sembrerebbe che Consip non voglia tornare sui suoi passi, ma se abbiamo imparato una cosa da questa vicenda è che possiamo aspettarci di tutto, quindi non ci resta che attendere.

Maria Di Tommasi

Laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Catania nel 2020, con una tesi in Legislazione minorile, fa parte dello studio legale di Catania dallo stesso anno. Presso lo stesso si occupa di appalti, soprattutto in ambito informatico, annoverando tra i vari titoli un diploma di perito programmatore.