ANAC avvia le consultazioni sullo Schema di Linee guida sugli affidamenti di servizi sociali

ANAC ha avviato lo scorso 1° ottobre le consultazioni pubbliche sulla nuova bozza di Linee guida per l'affidamento dei servizi sociali, che saranno aperte sino al 15 novembre.

Pochi giorni fa, l’ANAC ha avviato – invero per la seconda volta –  la procedura di aggiornamento e approvazione delle Linee guida in materia di affidamento dei servizi sociali.

Le nuove linee guida intendono operare una revisione della precedente delibera ANAC n. 32 del 2016 recante, per l’appunto, le linee guida per l’affidamento di servizi a enti del terzo settore e alle cooperative sociali.

L’Autorità aveva già pubblicato una prima bozza nel 2019, cui ha fatto seguito la prevista consultazione pubblica.

All’esito della procedura di consultazione, il testo era stato sottoposto al Consiglio di Stato, che si è espresso con il parere n. 3235 del 27 dicembre 2019.

Nel suddetto parere, i giudici di Palazzo Spada hanno innanzitutto voluto precisare i confini del valore delle linee guida emanate dal ANAC, affermando che, a seguito della prevista adozione del regolamento unico di esecuzione del Codice dei contratti pubblici (ai sensi dell’art. 216, comma 27 octies, d.lgs. 50/2016), la categoria delle linee guida vincolanti ne è risultata decisamente ridimensionata. Infatti, in base al rinnovato quadro normativo, il potere di adottare linee guida vincolanti da parte dell’ANAC sia limitato alle sole ipotesi in cui il codice appalti rinvii espressamente all’intervento dell’Autorità, residuando comunque in capo alla stessa ANAC la facoltà di fornire soluzioni interpretative o prassi applicative mediante linee guida prive di efficacia obbligatoria ex art. 213, comma 2, del codice.

Ciò premesso, per quanto attiene più specificamente alla bozza di Linee guida, il Consiglio di Stato ha concluso per la restituzione dello schema all’ANAC, allo scopo di verificare la compatibilità delle stesse linee guida con le previsioni del citato regolamento unico e, soprattutto, di adeguarne il contenuto alle norme e agli istituti disciplinati dal Codice del Terzo settore (decreto legislativo n. 117/2017).

In altri termini, il Consiglio di Stato invitava ANAC ad attendere la stabilizzazione del quadro normativo in materia, per poi procedere ad una revisione della bozza di Linee guida.

Oggi, però, la suddetta cornice normativa può dirsi consolidata, specie alla luce dei seguenti interventi:

– il c.d. decreto semplificazioni (d.l. 76/2020), che ha introdotto nel Codice appalti le previsioni di modifica per coordinarne il contenuto con il Codice del Terzo settore;

– la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 131/2020, ha chiarito natura e finalità dei rapporti tra enti del terzo settore e enti pubblici;

– il decreto del Ministero del Lavoro n. 72/2021 che ha formalizzato le “Linee guida sul rapporto tra pubbliche amministrazioni ed enti del terzo settore negli articoli 55-57 del decreto legislativo 117/2017”, disciplinando i procedimenti di co-programmazione e co-progettazione e le convenzioni con gli Organismi di volontariato e le Associazioni di promozione sociale.

Alla luce di quanto sopra, i tempi erano maturi per il recente nuovo intervento dell’ANAC, che ha così proceduto a pubblicare il nuovo testo della bozza di Linee guida, avviando al contempo le relative consultazioni.

Il nuovo schema contiene alcune indicazioni, non vincolanti, per garantire la promozione dell’efficienza e della qualità dell’attività delle stazioni appaltanti, con l’obiettivo primario di ridurre l’ambito di applicazione del codice dei contratti pubblici alle sole fattispecie espressamente previste, lasciando che, per il resto, siano il Codice del Terzo settore e la legge generale sul procedimento amministrativo (L. 241/1990) a regolare tutte le rimanenti procedure.

Il documento di consultazione pubblicato dall’ANAC è accompagnato da una relazione AIR che delinea il mercato di riferimento e la situazione relativa agli affidamenti di servizi sociali, individuando nello specifico gli obiettivi dell’intervento regolatorio.

La bozza delle linee guida sarà ora sottoposta a consultazione pubblica fino al prossimo 15 novembre; tutti gli stakeholder interessati potranno far pervenire i loro contributi compilando l’apposito modulo online disponibile al link: www.anticorruzione.it/consultazioni-online.

Le Linee guida saranno poi adottate, all’esito della consultazione pubblica, ai sensi dell’articolo 213, comma 2, del codice dei contratti pubblici.

Per ogni ulteriore approfondimento si rimanda al testo della nuova bozza di Linee Guida e all’ulteriore materiale pubblicato alla seguente pagina.

Redazione

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