La denunzia anonima all’Antitrust

La denunzia anonima all’Antitrust per violazione della concorrenza
 

Chi sia in possesso di informazioni riservate su violazioni della concorrenza, ad esempio, in un appalto pubblico, potrà denunziare all’Autorità Garante della Concorrenza, rimanendo garantito dall’anonimato (“Whistleblowing Antitrust”).

L’Antitrust (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), in continuità con le pratiche di numerose autorità nazionali di concorrenza, ha attivato una piattaforma online tramite la quale chi viene a conoscenza di violazioni passate, in corso o pianificate, da parte dell’impresa per cui lavora, ha lavorato in precedenza o con cui è stato in contatto in occasione del proprio lavoro, di norme a tutela della concorrenza può denunciare tale violazioni anonimamente.

Tale strumento, così detto whistleblowing antitrust, funziona nel seguente modo:

a) chi è a conoscenza delle violazioni – ad esempio riguardanti contatti e scambi tra concorrenti su prezzi, ripartizione del mercato, assegnazione di clienti, limitazione o controllo dei livelli di produzione o degli sviluppi tecnologici, manipolazione delle offerte, esclusione di prodotti dal mercato, partecipazione a gare, boicottaggio di concorrenti, condotte anticoncorrenziali da parte di imprese dominanti – può inviare una segnalazione compilando l’apposito modulo al seguente link https://wbagcm.integrityline.com/frontpage;

b) spuntando la casella “desidero rimanere anonima/o” si è dispensati dal fornire il proprio nome, numero di telefono ed indirizzo email e si è invitati ad aprire una casella di posta elettronica sicura, alla quale sarà poi possibile accedere sempre tramite il link di cui sopra, per poter comunicare con l’Antitrust ed inviare ulteriori informazioni o rispondere a potenziali domande.

Tanto più queste informazioni sono dettagliate e supportate con specifica documentazione, tanto più esse sono utili ai fini delle indagini, contribuendo, dunque, al perseguimento di condizioni di mercato concorrenziali, a beneficio delle imprese, dei consumatori e dell’intera collettività; scegliendo per l’anonimato, la comunicazione con l’Autorità Garante sarà mediata da una società intermediaria, specializzata per proteggere l’anonimato del whistleblower.

L’Autorità, inoltre, suggerisce ulteriori accorgimenti per la garanzia dell’anonimato:
-non effettuare la segnalazione da un PC fornito dal datore di lavoro;
-non usare un PC connesso alla rete/intranet aziendale;
-accedere al sistema di segnalazione direttamente copiando o scrivendo l’indirizzo URL in un browser Internet piuttosto che cliccando su un link.

Redazione

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