Il Consiglio dei Ministri ha diffuso il testo della bozza del Ddl Semplificazioni 2013 adottato qualche giorno fa.
Il provvedimento interviene in misura significativa sulla materia degli appalti pubblici, in particolare sul Durc (Art. 16), sulle offerte anomale (Art. 41), sull’esclusione offerte anomale basse (Art. 42), sull’accordo bonario (Art. 43), sull’abrogazione della responsabilità solidale fiscale (Art. 54), sul differimento operatività garanzia globale di esecuzione (Art. 85).
Per quanto riguarda il Durc, si procede alla modifica dell’art. 13 bis co. 5 del d.l n. 52/2012, prevedendo l’estensione della procedura compensativa anche ai Durc rilasciati nell’ambito delle procedure di appalto pubblico e nell’ambito degli appalti privati in edilizia. La bozza interviene anche sulla durata della validità del Durc, che passa dagli attuali 90 giorni a 180, e limita altresì la sua richiesta ai soli momenti fondamentali del contratto, in modo da non dover più essere richiesto in presenza di un documento ancora in corso di validità.
Più in generale, in materia di appalti si prevede poi l’introduzione di una proroga sino al 31 dicembre 2015, al fine di consentire alle amministrazioni di utilizzare l’esclusione automatica per gli appalti di importo inferiore alla soglia comunitaria.
Il ddl interviene anche sul ruolo dell’Autorità di vigilanza per i contratti pubblici, rafforzandolo, per garantirne maggiore speditezza nei procedimenti.
Come già annunciato, ci si avvia verso l’abrogazione della responsabilità solidale fiscale negli appalti, prevedendo, nel rapporto tra committente ed appaltatore, soltanto l’applicazione di una sanzione amministrativa qualora il committente paghi il corrispettivo del contratto di appalto senza avere ottenuto la documentazione necessaria circa la correttezza del versamento all’Erario delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente e dell’imposta sul valore aggiunto dovuta dall’appaltatore e dal subappaltatore.
Dal testo della bozza, si evince anche un certo favor nei confronti del ricorso all’accordo bonario: si novella infatti l’art. 240 del d.l. n. 16/2006 introducendo la facoltà per lo Stato e gli enti pubblici territoriali di ricorrere all’AVCP per la formulazione del parere.
Infine per quanto concerne la semplificazione in materia di impatto ambientale e di autorizzazione integrata ambientale la norma apporta modifiche al Codice dell’Ambiente sopprimendo relativamente alla VIA e alla VAS l’obbligo di acquisire il parere dei Ministeri diversi da quelli concertanti.
Qui il testo della bozza del Ddl Semplificazioni 2013, diffuso dal Governo