Decreto “salva-precari”: il Ministro D’Alia firma la circolare interpretativa (qui IL TESTO).
Ecco le principali indicazioni fornite dalla circolare n. 5/2013 diffusa dal Ministro della Funzione Pubblica Giampiero D’Alia.
Indirizzi applicativi del decreto legge 101/2013, convertito con legge n. 125/2013 e recante “Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni”:
le amministrazioni che, ferme restando le ragioni esclusivamente temporanee o eccezionali, debbano assumere a tempo determinato, piuttosto che indire procedure concorsuali apposite dovranno attingere alle graduatorie vigenti per concorsi a tempo indeterminato;
In materia di graduatorie, si prevede che le PA possano indire procedure concorsuali solo laddove non sia possibile ricorrere alle procedure di mobilità tra amministrazioni o laddove non esistano altre graduatorie concorsuali relative a professionalità “equivalenti”, ferma restando la possibilità -previo accordo- di utilizzare graduatorie già approvate da altre amministrazioni statali o ad ordinamento autonomo;
le graduatorie vigenti potranno essere utilizzate solo per l’immissione in ruolo dei soggetti risultati vincitori e lo scorrimento non potrà riguardare gli idonei;
prima di avviare le procedure di reclutamento, ordinario e straordinario, e ferma restando la necessità di garantire comunque l’accesso alle graduatorie dall’esterno, bisognerà avviare le procedure di mobilità.
dal primo settembre 2013 le P.A, nel limite massimo del 50% delle risorse disponibili per le assunzioni, possono approfittare del reclutamento speciale e bandire concorsi per assunzioni a tempo indeterminato di personale precario. Inoltre le PA che possono usufruire del reclutamento speciale ma non lo avviano, potranno i prorogare i contratti di lavoro a tempo determinato.
Sono garantite le assunzioni delle categorie protette nei limiti della quota d’obbligo , sia in caso di vacanza in organico che di soprannumerarietà, ma non gravano sui budjet assunzionali previsti.
Inoltre, anche le Province potranno prorogare i contratti fino al 31 dicembre 2014 per esigenze legate alla continuità dei servizi, purchè entro i limiti di spesa consentiti e all’interno dei parametri del patto di stabilità interno.