Come noto, più recentemente è intervenuta la nuova Direttiva 2014/24/UE sugli appalti pubblici che abroga la precedente direttiva 2004/18/CE. Sono previsti particolari regimi di appalto, come “Servizi sociali e altri servizi specifici”, disciplinati al Titolo III, Capo I (artt.74-77).
Nello specifico, ai sensi dell’art.74 “Gli appalti pubblici di servizi sociali e di altri servizi specifici di cui all’allegato XIV sono aggiudicati in conformità del presente capo quando il valore di tali contratti sia pari o superiore alla soglia indicata all’articolo 4, lettera d)”, ovvero “750 000 EUR per gli appalti di servizi sociali e di altri servizi specifici elencati all’allegato XIV”.
Le amministrazioni aggiudicatrici che intendono procedere all’aggiudicazione di un appalto pubblico per i servizi di cui all’art. 74 rendono nota tale intenzione con una delle seguenti modalità:
a) mediante un bando di gara, che comprende le informazioni di cui all’allegato V, parte H, conformemente ai modelli di formulari di cui all’art. 51; o
b) mediante un avviso di preinformazione, che viene pubblicato in maniera continua e contiene le informazioni di cui all’allegato V, parte I. L’avviso di preinformazione si riferisce specificamente ai tipi di servizi che saranno oggetto degli appalti da aggiudicare. Esso indica che gli appalti saranno aggiudicati senza successiva pubblicazione e invita gli operatori economici interessati a manifestare il proprio interesse per iscritto.
Le amministrazioni aggiudicatrici che hanno aggiudicato un appalto pubblico per i servizi di cui all’art. 74 rendono noto il risultato della procedura d’appalto mediante un avviso di aggiudicazione, che contiene le informazioni di cui all’allegato V, parte J, conformemente ai modelli di formulari di cui all’art. 51. Esse possono tuttavia raggruppare detti avvisi su base trimestrale. In tal caso, esse inviano gli avvisi raggruppati al più tardi trenta giorni dopo la fine di ogni trimestre.
All’art. 76 recante “Principi per l’aggiudicazione degli appalti” è previsto che gli Stati membri introducano norme a livello nazionale per l’aggiudicazione degli appalti disciplinati dalle disposizioni del capo I del Titolo III, al fine di garantire il pieno rispetto dei principi di trasparenza e di parità di trattamento degli operatori economici da parte delle amministrazioni aggiudicatrici. (…)
Estratto dell’ebook “Appalti e contratti pubblici relativi ai Beni Culturali” di Giuliana Gianna, maggio 2014, edizione Cesda srl.