Incentivi alla progettazione. Quali novità per i tecnici dei Comuni?

Le anticipazioni di stampa diffuse prima della sottoscrizione del decreto legge 90/2014, da parte del Presidente della Repubblica, evidenziavano la volontà del Governo di abolire gli incentivi del 2% per i tecnici della Pubblica Amministrazione.

Nel lungo (ed anomalo) lasso di tempo trascorso tra l’annuncio dell’approvazione del decreto e la sua sottoscrizione, le cose sembrano essere cambiate.

Il testo finale, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ed in vigore da oggi, non prevede più l’abrogazione dei commi 5 e 6 dell’articolo 92 del Codice dei contratti (D.Lgs. n. 163/2006); viene invece aggiunto il comma 6-bis, il cui testo è il seguente:

“All’articolo 92 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, dopo il comma 6 è aggiunto il seguente:
‘6-bis. In ragione dell’onnicomprensività del relativo trattamento economico, al personale con qualifica dirigenziale non possono essere corrisposte somme in base alle disposizioni di cui ai commi 5 e 6’.

La norma contiene, a prima lettura, due evidenti incongruenze.

In un Comune, i progetti, anche d’importi molto rilevanti, potranno essere equamente divisi, per valore, tra due soggetti, uno avente la qualifica dirigenziale ed uno che ne è privo. Il secondo dipendente, grazie proprio all’incentivo del 2%, potrebbe maturare una retribuzione complessiva più alta del suo dirigente, a parità d’importo dei progetti redatti e senza avere l’onere e le responsabilità legate alla qualifica dirigenziale.

La seconda incongruenza riguarda coloro che sono incaricati di funzioni dirigenziali, a seguito di provvedimento motivato del sindaco, ai sensi dell’art. 109, comma 2, del testo unico degli enti locali (D.Lgs. 267/2000). La norma parla di comuni privi di qualifica dirigenziale, identica dizione utilizzata dal legislatore del decreto legge n. 90/2014. L’incentivo risulta escluso solo per le qualifiche dirigenziali, per cui sembra che i titolari di posizione organizzativa, nominati dai sindaci ai sensi del comma 2 dell’art. 109, possano continuare a fruire del 2% sull’importo di progettazione.

La ratio della norma, però, è posta nell’onnicomprensività della retribuzione di chi riveste qualifica dirigenziale ed anche i titolari di posizione organizzativa, nei comuni privi di qualifica dirigenziale, dovrebbero avr una retribuzione con natura onnicomprensiva.

Lucio Catania

Segretario comunale, vicepresidente di sezione della Commissione Tributaria di Messina e giornalista pubblicista. E’ formatore ed autore di numerose pubblicazioni in materia di ordinamento degli enti locali e di fiscalità locale. Cura settimanalmente la rubrica “Speciale Sicilia” su “La Gazzetta degli Enti Locali” edita da Maggioli. Collaborato con molti quotidiani e periodici, anche on line, specializzati in ordinamento degli enti locali. E’ componente del gruppo di lavoro istituito presso la Prefettura di Messina, per assistere i comuni in materia di applicazione della normativa anticorruzione. E’ stato cultore della materia presso la facoltà di Economia dell’Università di Messina. Collabora frequentemente con Anci Sicilia. E’ iscritto all’albo dei collaboratori del Formez, per conto del quale ha tenuto diverse relazioni in incontri formativi e seminari.