Con il bando-tipo n. 1 del 26 febbraio 2014, inerente all’affidamento dei servizi di pulizia e igiene ambientale degli immobili nei settori ordinari, l’AVCP (ora ANAC) dà attuazione all’art. 64 c. 4-bis D.lgs. 163/2006, che prescrive che le stazioni appaltanti predispongano bandi sulla base di modelli approvati dall’Autorità.
Il bando-tipo, che ha ricevuto, in data 7 febbraio 2014, il parere, prescritto dalla norma, da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti,definisce il modello di disciplinare per le gare di appalti che hanno per oggetto l’affidamento dei servizi di pulizia e igiene ambientale degli immobili. In particolare, riguarda le gare a procedura aperta di importi superiori alla soglia comunitaria nei settori ordinari, da aggiudicare con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Il documento guida le stazioni appaltanti nella predisposizione della documentazione per gli appalti pubblici in riferimento alle cause tassative di esclusione, al fine di standardizzare le procedure di gara e ridurre l’eventuale contenzioso in materia di aggiudicazione dell’appalto; individua le parti a contenuto prescrittivo vincolante, ossia le informazioni che, secondo la normativa vigente, devono essere riportate nella documentazione di gara e chesono derogabili dalle stazioni appaltanti previa specifica motivazione ed entro i limiti del rispetto del principio di tassatività.
Il modello, inoltre, richiama l’attenzione sulla necessità di specificare le prestazioni oggetto dell’appalto con il richiamo al CPV (Vocabolario comune degli appalti pubblici), nonché le eventuali prestazioni a carattere principale e accessorio in cui dovessero essere suddivisi i servizi; tale esigenza è strettamente connessa al corretto svolgimento della concorrenza nelle gare d’appalto per i servizi di pulizia.