La legge di stabilità 2015 è stata approvata dalla Camera dei deputati. Dopo aver posto la questione di fiducia, il Governo Renzi ha incassato 324 voti favorevoli a fronte di 108 contrari e 3 astenuti.
Il testo adesso passa al Senato, dove, con molte probabilità verrà ulteriormente modificato prima dell’approvazione definitiva prevista entro il 31 dicembre 2014.
L’elenco delle principali modifiche alla legge di stabilità 2015:
Bonus bebè – Cambiano i requisiti per aver diritto all’assegno di 80 euro per ogni bambino nato o adottato nel 2015. Il nuovo limite per l’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) sarà di 25.000 euro annui. Per i nuclei familiari con isee inferiore a 7.000 euro annui l’importo mensile raddoppia a 160 euro.
Fondi assistenziali – Incrementi in vista per il fondo per le non autosufficienze che riceverà 150 milioni di euro; 8 milioni di euro saranno destinati invece al Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti. A farne le spese il fondo per la Famiglia. Rilanciare i servizi socio-educativi, gli asili nido e i servizi integratici: a questo scopo vengono destinati ben 100 milioni di euro.
Patronati – Tagli ridotti del 50% per i finanziamenti 2015 ai patronati e ai centri di assistenza sociale. L’importo previsto di 150 ml è sceso a 75 mln.
Farmaci monodose – Le modalità di produzione e di distribuzione dei farmaci monodose dovranno essere definite entro il 2016.
Dismissioni immobiliari – Modifiche al piano di dismissione e di razionalizzazione degli immobili pubblici in uso alle Pubbliche Amministrazioni. L’Agenzia del demanio curerà i piani delle singole amministrazioni pubbliche svolgendo compiti sia di indirizzo che di impulso.
Evasione fiscale – Incentivi economici a favore dei comuni che contribuiscono attivamente agli accertamenti fiscali. Spetterà loro il 55% delle maggiori somme riscosse a titolo definitivo dei tributi statali.
Bonus famiglie numerose – bonus per l’acquisto di beni e servizi per l’infanzia a favore delle famiglie numerose in difficoltà economica (con indicatore isee al di sotto degli 8.500 euro annui). Previsti 45 milioni di euro da mettere a disposizione delle famiglie con almeno quattro o più figli.
Centri accoglienza – Il Fondo per l’integrazione degli immigrati nei comuni che siano sedi di Centri di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di almeno 3.000 unità, sarà finanziato in modo permanente con 3 milioni di euro.
Pensioni – Estesa fino al 31 dicembre 2017 la possibilità di maturare i requisiti di anzianità contributiva per l’accesso alla pensione anticipata. Inoltre viene fissato un limite ai trattamenti pensionistici che non potranno superare l’importo che sarebbe stato liquidato secondo le regole di calcolo vigenti prima dell’entrata in vigore della Legge Fornero.
Fondo fiscale – Viene ridotto di 3,3 miliardi di euro il fondo per la riduzione pressione fiscale. Gli importi sono in gran parte destinati alla riduzione di 4,5 miliardi del deficit (come suggerito dall’UE)
Fondi strutturali – Ridotti di 500 milioni le risorse previste per il cofinanziamento dei fondi strutturali europei, escluse dagli obiettivi di spesa delle regioni ai fini del patto di stabilità interno.
Reverse Charge – La grande distribuzione sarà interessato dall’inversione contabile per il pagamento dell’Iva (il meccanismo che praticamente elimina la detrazione dell’Iva sugli acquisti). Stimate 728 milioni di maggiori entrate.
Expo 2015 – Il comune di Milano riceverà nel 2015 60 milioni di euro come contributo per il potenziamento dei servizi ricettivi, del trasporto pubblico locale. Autorizzato lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi banditi nel 2012 e indetti nel 2013, per l’assunzione di personale delle forze di polizia al fine di incrementare i servizi di prevenzione e di controllo del territorio, connessi allo svolgimento di Expo Milano 2015.
Buoni pasto – Cambia la quota non sottoposta a tassazione per i ticket in formato elettronico, che dal primo luglio 2015 sarà elevata a 7 euro (da 5,29).
Cartelle esattoriali – Compensazione per le imprese che vantano crediti commerciali e professionali. Le cartelle esattoriali potranno essere compensato per tutto il 2015.
E-Book – Aliquota Iva al 4% per i libri in formato digitale commercializzati online.
Legge Sabatini – Continuano nel le agevolazione previste per le imprese che intendono investire in specifici beni. Previsti ulteriori 12 milioni di euro. Inoltre il tetto del plafond costituito presso la Cassa depositi per la concessione di finanziamenti per il rinnovo dei propri macchinari passa da 2,5 a 5 miliardi.
Ice – 130 milioni di euro per l’anno 2015, 50 milioni per il 2016 e 40 milioni per il 2017 destinati alla realizzazione del Piano straordinario per la promozione del made in Italy e l’attrazione degli investimenti in Italia.
Ristrutturazioni – Riqualificazione energetica agevolata anche nel 2015. Estese le detrazioni del 65%, degli interventi. Comprese anche le schermature solari (con il limite massimo di detrazione di 60.000 euro), gli impianti di climatizzazione invernale (limite di 30.000 euro) e per gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche.
Bonus 80 euro – Il bonus Irpef non potrà essere cumulato con gli incentivi fiscali per il rientro dei cervelli in fuga dall’Italia; potranno però beneficiare di un allungamento dei periodi d’imposta nei quali si applicano le agevolazioni fiscali.
Contributi lavoro – Sgravi contributivi a favore delle imprese che hanno assunto lavoratori in mobilità licenziati da imprese con meno di 15 dipendenti.
Spese cause giustizia – Vengono tassate, a carico dei privati, le spese di notificazione, per le controversie di minor valore.
Fondo scuola – Il ‘Fondo per la buona scuola’ viene destinato alle assunzioni (in prima battuta riservate ai docenti e successivamente estese anche al personale dirigente e Ata). Un miliardo di euro il budget sul piatto. Ridefinita la composizione delle commissioni per gli esami di maturità.
Ammortizzatori sociali – Incremento delle risorse di 400 milioni: l’importo complessivo è ora di 2,4 miliardi.
Ebola – L’ospedale Spallanzani di Roma riceverà un un contributo straordinario di 2 milioni per il 2015 e di 1 milione per il 2016 e il 2017 per potenziare le attività di contrasto al virus ebola.
Fondi estero – Confermata la riduzione dei contributi ma eliminata la previsione del recesso dell’Italia dal “Bresce” (l’Ufficio regionale per la scienza e la cultura in Europa). Gli Istituti italiani di cultura all’estero non saranno penalizzati: salvi soppressa la riduzione dei trasferimenti. Il Fondo rotativo per le politiche comunitarie, per i programmi europei viene invece aumentato di 5 milioni, passando da 60 a 65 milioni complessivi.
Irap – La deducibilità integrale del costo del lavoro, eccedente le vigenti deduzioni, è stata estesa ai produttori agricoli e alle società agricole per ogni lavoratore dipendente a tempo determinato che abbia lavorato almeno 150 giornate e con contratto di durata almeno triennale.
Ismea – Istituto di servizi per il mercato agroalimentare. Previsto un finanziamento pari a 10 milioni per il 2015, 24,9 milioni per il 2016 e 18,7 milioni per il 2017 a favore dell’imprenditoria giovanile finalizzato a favorire il ricambio generazionale in agricoltura.
Fondo emergenze nazionali – Riservati circa 60 milioni di euro per il pagamento di mutui e prestiti obbligazionari attivati sulla base di specifiche disposizioni normative a seguito di calamità naturali a cura del ministero dell’economia e delle finanze.
Cultura – Prende vita il Fondo per la tutela del patrimonio culturale La dotazione sarà di 100 milioni di euro per anno a partire dal 2016 fino al 2020.
Pacchetto Anci – Confermato il contributo di un miliardo chiesto ai Comuni. Vengono però introdotte una serie di misure, che alleggeriscono il patto di stabilità interno. Tra le novità: possibilità di riduzione delle spese attraverso il capitolo ‘conto capitale’ e non solo ‘corrente’; esclusione dal patto i comuni istituiti, dal 2011 ad oggi, a seguito di fusione (per i 5 anni successivi); il disavanzo di amministrazione accertato al 1° gennaio 2015 potrà essere ripianato entro 30 anni (oggi sono previsti 10 anni); prevista una durata trentennale per i mutui derivanti da nuove rinegoziazioni, per il rimborso di passività connesse all’emissione di strumenti obbligazionari da parte dell’ente locale.
Poste – Poste Italiane potrà investire in titoli emessi dalla Cassa depositi e prestiti fino al 50% della raccolta effettuata tramite BancoPosta. In precedenza la percentuale massima era pari al 5%. Poste italiane potrà in questo modo sostenere la ripresa economica del paese.
Per ulteriori approfondimenti consulta lo speciale sulla legge di stabilità 2015