Legge di stabilità 2015: tutte le misure verso l’approvazione

La legge di stabilità 2015 procede l’iter verso l’approvazione. Dopo il voto in Senato che ha riguardato l’approvazione del maxiemendamento presentato dal Governo si attende solo il voto a Montecitorio, che verosimilmente arriverà entro 48 ore.

Il Governo ha dichiarato che non porrà la questione di fiducia. Dopo il nostro speciale realizzato al momento della presentazione della manovra, gli aggiornamenti a seguito delle modifiche apportate in prima battuta alla Camera, ecco adesso una guida (quasi definitiva) a tutte le misure contenute nella legge di stabilità.

Inoltre visto il successo dell’ebook pubblicato l’anno scorso con il commento al testo della legge di stabilità 2014, abbiamo deciso di proporre anche quest’anno il nostro approfondimento che è già in corso di redazione.

Ma quali sono le principali novità che interesseranno le famiglie e le imprese italiane a seguito dell’approvazione della legge di stabilità? Analizziamole schematicamente:

Misure per le famiglie

IMU e TASI: Confermate le aliquote del 2014 in attesa della regolamentazione della nuova tassa comunale unica denominata local tax.

Manutenzioni edilizie: confermato il credito di imposta per i lavori di recupero abitativo e di efficientamento energetico con detrazioni rispettivamente al 50% e al 65%. 65% anche per i lavori che riguardano la prevenzione antisismica.

80 euro e bonus bebè: rimangono esclusi pensionati e autonomi dal bonus di 80 euro in busta-paga ma si stabilizza per i lavoratori dipendenti. Il credito d’imposta Irpef, introdotto dal decreto-legge 66/2014, è riconosciuto per un importo di 960 euro se il reddito complessivo non è superiore a 24 mila euro.
Bonus bebè, riconosciuto un assegno di 960 euro all’anno per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017, a condizione che l’Isee familiare non superi i 25 mila euro. Buoni acquisto da mille euro per le mamme con almeno quattro figli e un Isee fino a 8.500 euro.

TFR in busta paga: introdotta la possibilità, per i lavoratori dipendenti del settore privato, di ottenere nella retribuzione mensile, in via sperimentale, per il periodo 1° marzo 2015-30 giugno 2018, le quote del trattamento di fine rapporto (Tfr) maturate nel medesimo periodo. La misura è finalizzata ad aumentare la liquidità. In relazione alla conseguente riduzione di liquidità per i datori di lavoro, si prevedono alcune forme di compensazione o di finanziamento. Le quote di Tfr in oggetto sono sottoposte alla tassazione Irpef ordinaria, anziché alla tassazione separata Irpef prevista per i trattamenti di fine rapporto. Il governo sul punto ha tentato soluzioni diverse che sono risultate molto dispendiose. Le quote di Tfr non vengono computate nel reddito ai fini del bonus di 80 euro.

Tassazione fondi pensione e casse previdenziali: Resta invariato l’aumento della tassazione sui fondi pensione dall’11,5% al 20% ma il governo ha voluto inserire nella legge di Stabilità un correttivo per quei fondi che s’impegnino in investimenti infrastrutturali. Nasce a questo scopo il credito di imposta del 9%, con tetto di 80 milioni, per i Fondi pensione che investiranno in economia reale. Questa misura, nelle intenzioni del governo, dovrebbe andare a compensare l’aumento della tassazione al 20%.

Altre misure

Irap: tagli per gli autonomi 

Dopo essere stata ridotta pochi mesi fa, l’aliquota Irap torna a salire, ma con la deducibilità del costo del lavoro per i nuovi assunti a tempo indeterminato, e un credito d’imposta «compensativo» per chi non ha dipendenti. Credito di imposta del 10% a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014. La misura riguarda 1,4 milioni di automi che, non avendo dipendenti, non possono dedurre dall’Irap il costo del lavoro e sarebbero dunque penalizzati dall’aumento dell’aliquota Irap dal 3,5% al 3,9% previsto dalla legge di stabilità.

Credito d’imposta per casse e fondi pensione

Viene inserito il credito d’imposta del 6 e del 9% per gli investimenti strutturali per le Casse previdenziali e i Fondi pensione, che sterilizza per le quote reinvestite l’aumento delle tasse sui rendimenti previsto nella manovra che per i fondi passa dall’11,5% al 20% e per le casse dal 20% al 26%.

Fecondazione eterologa

Per garantire di fatto l’applicazione della sentenza della Consulta viene introdotto il Registro dei donatori: anche in Italia sarà possibile la fecondazione eterologa.

Mobilità per i dipendenti delle Province

I lavoratori delle Province saranno ricollocati presso altri uffici pubblici di Comuni e Regioni per i primi due anni. A seguire, dal 2017 al via le procedure di mobilità.

Canone Rai

Nessuna modifica al Canone Rai che rimarrà invariato per l’anno 2015. Rinviate tutte le proposte di modifica.

Lotto: anticipo della gara di affidamento

La gara per l’affidamento del gioco del Lotto viene anticipata di un anno; previsti 750 milioni in 4 anni, di cui 350 il primo anno.

Patronati: tagli ridotti

Il taglio delle risorse ridotto a 35 milioni di euro. Si passa da una riduzione iniziale fissata a 150 mln, che alla Camera era scesa a 75 milioni  e che adesso viene ulteriormente ritoccata a poco più di un quarto dell’importo iniziale.

Sgravi contributivi: diminuito il taglio alle risorse

Scende fino a 208 milioni di euro il taglio delle risorse da destinare agli sgravi contributivi per la contrattazione di secondo livello legata alla produttività. L’asticella inizialmente fissata a 200 mln, era salita a 283 mln nel passaggio alla Camera, mentre al Senato torna vicino ai livelli inizialmente fissati.

Terna, ecco le norme per la cessione della rete elettrica Fs

Ecco le norme per regolare la cessione della rete elettrica delle Ferrovie dello Stato a Terna. Come indicato nella relazione tecnica, la modifica prevede l’inserimento nella rete di trasmissione nazionale di energia elettrica della rete di trasmissione di proprietà del gruppo Fs, in esito alla sua acquisizione da parte del gestore del sistema di trasmissione nazionale

Poste italiane: finanziamenti in arrivo

Previsti ben 535 milioni per Poste Italiane. La norma si rende necessaria per dare attuazione alla sentenza del tribunale dell’Unione europea del 13 settembre 2013, in materia di aiuti di Stato. Sono inoltre previste misure di razionalizzazione del servizio di rimodulazione della frequenza settimanale di raccolta e recapito sull’intero territorio nazionale.

Election day e accorpamento

Eezioni regionali e locali da svolgersi in un unico giorno, rendendo più efficaci le possibilità di risparmio perseguite dalla norma sull’election day.

Regime “de minimis”

Sarà possibile utilizzare il regime dei «minimi» per i redditi cumulati fino a 20.000 euro. Dal nuovo sistema sono esclusi i lavoratori dipendenti e assimilati prevalenti dalle agevolazioni, per chi supera la soglia dei 20.000 euro. Il nuovo regime forfettario, che sostituisce Irpef, Ires, Iva e Irap, si applica a tetti di reddito più ampi, ma con un’aliquota superiore, del 15% invece dell’attuale 5%. Il limite di reddito varia a seconda delle categorie, dai 15 mila euro annui per le imprese edili ai 40 mila di quelle alberghiere e della ristorazione. Tali contribuenti saranno esentati dagli obblighi della contabilità Iva, che tuttavia non potranno detrarre, dall’obbligo della dichiarazione, dall’Irap, da studi di settore e spesometro.

Aumento IVA sul pellet

Sale al 22% l’iva applicata sul pellet in legno (il combustibile ricavato da segatura).Attualmente è del 10% e l’incremento, secondo quanto si legge nella relazione tecnica, dovrebbe portare maggiori entrate pari a 96 milioni.

Cernobyl: contributi per il “sarcofago”

Nuove risorse per il sarcofago dell’ex centrale nucleare di Chernobyl, pari a 10,8 milioni di euro nei prossimi 5 anni. Il contributo a ammonta a 824.000 euro nel 2015, che salgono a 2,5 a partire dal 2016

Società partecipate verso la chiusura

È prevista la chiusura o l’accorpamento delle società partecipate di piccole dimensioni. Sono previste delle multe per chi non rispetta i tagli previsti. Addio alle mini-società pubbliche che servono più che altro agli amministratori per incassare potere ed emolumenti. Comuni, Regioni, Università, enti portuali, sostanzialmente ogni amministrazione territoriale, dovrà fare un piano di razionalizzazione delle partecipate entro marzo e vararlo entro dicembre. (fonte corriere.it)

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Redazione

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