Il Decreto Milleproroghe è legge. Testo, dossier, misure

E’ stato approvato definitivamente dal Senato il 26 febbraio, con 156 voti favorevoli, 78 contrari ed un’astensione, il disegno di legge di conversione n. 1779 del decreto-legge n. 192 del 31 dicembre 2014, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative, (cosiddetto decreto “Milleproroghe”). Il testo licenziato è identico a quello approvato nei giorni scorsi dalla Camera. Confermata quindi la fiducia al Governo: sulla approvazione del decreto il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, aveva infatti posto la questione di fiducia.

Il provvedimento  è composto da 15 articoli e dispone proroghe di termini nelle seguenti materie: pubbliche amministrazioni, giustizia amministrativa, sviluppo economico, competenze del Ministero degli interni, beni culturali, istruzione, sanità, infrastrutture e trasporti, ambiente, economia e finanze, interventi emergenziali, regime fiscale per energie da fonti rinnovabili, federazioni sportive nazionali, contratti di affidamento di servizi.

La Camera ha introdotto articoli aggiuntivi concernenti: i contratti di solidarietà, la disciplina transitoria per l’abilitazione professionale degli avvocati, il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, la Commissione per l’autorizzazione ambientale integrata.

Tra le proroghe si segnala:

Proroga per tutto il 2015 del regime dei mimini: la legge proroga per tutto l’anno 2015 le disposizioni in materia di regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità nonché il regime dei minimi previgente all’entrata in vigore della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità per il 2015); quest’ultima legge ha infatti abrogato i citati regimi fiscali agevolati mediante l’articolo 1, comma 85, lettere b) e c).

Proroghe delle assunzioni nelle PA: viene prorogato al 31 dicembre 2015 il termine per procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato in specifiche amministrazioni pubbliche, riferite a ‘budget assunzionali.

Proroga processo amministrativo digitale: è stato differita- dal 1° gennaio 2015 al 1° luglio 2015 – l’obbligatorietà, nel processo amministrativo, di sottoscrizione con firma digitale di tutti gli atti e i provvedimenti del giudice, dei suoi ausiliari, del personale degli uffici giudiziari e delle parti.

Proroga esame avvocato: prevista la proroga di due anni della disciplina transitoria per l’esame di abilitazione all’esercizio della professione forense.

Proroga centrali appalti: viene prorogata  al 1° settembre 2015, l’entrata in vigore della disciplina per la centralizzazione delle procedure di acquisizione di lavori, servizi e forniture, per tutti i comuni non capoluogo di provincia, attraverso forme di aggregazione. Il differimento non si applica alle procedure già avviate alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge.

Proroga Sistri:  prorogato di un anno, ossia fino al 31 dicembre 2015, il periodo in cui continuano ad applicarsi gli adempimenti e gli obblighi relativi alla responsabilità della gestione dei rifiuti, al catasto dei rifiuti, ai registri di carico e scarico, nonché al trasporto dei rifiuti, antecedenti alla disciplina relativa al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti – SISTRI; ciò al fine di consentire la tenuta in modalità elettronica dei registri di carico e scarico e dei formulari di accompagnamento dei rifiuti trasportati nonché l’applicazione delle altre semplificazioni e le opportune modifiche normative.

Proroga delibere TARI: è stata disposta la validità delle delibere regolamentari e tariffarie in materia di TARI adottate dai Comuni entro il 30 novembre 2014. Si prevede inoltre che i Comuni che non hanno deliberato in materia, procedano alla riscossione della TARI applicando le tariffe vigenti per l’anno 2013.

Partite iva iscritte alla gestione separata INPS: viene ridotta, per il triennio 2015-2017, la misura dell’aliquota contributiva pensionistica per alcuni iscritti alla cosiddetta Gestione separata INPS e della corrispondente aliquota di computo del trattamento pensionistico.  La riduzione concerne i lavoratori autonomi titolari di posizione fiscale ai fini dell’IVA e che non siano né pensionati né iscritti ad altre gestioni pensionistiche obbligatorie.

IL TESTO DEL DECRETO MILLEPROROGHE CONVERTITO IN LEGGE

IL DOSSIER DEL SERVIZIO STUDI DEL SENATO

Redazione

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