Diritto dell’energia: l’Unione Europea chiede all’Italia maggiore concorrenza

In discussione la norma del decreto legislativo n. 93/2011, che individua Terna come unico gestore del sistema di trasmissione (Gst) di energia elettrica in Italia. Sarebbe in contrasto con la direttiva 2009/72/CE.

A sollevare la problematica il commissario all’Energia Miguel Arias Canete il quale con una lettera al Governo italiano lo intima a rispondere entro due mesi dal ricevimento della stessa.

Nel mirino di Bruxelles ci sono tra l’altro le misure volte ad eliminare gli ostacoli di ordine regolamentare e non regolamentare all’efficienza energetica e le misure per agevolare, attraverso strumenti finanziari, gli interventi di efficienza energetica.

In particolare, per quanto riguarda gli audit energetici, la commissione rileva che “la definizione di audit energetico era indicata all’articolo 2, comma 1, lettera n), del Decreto Legislativo 30 maggio 2008, n. 115. Tale disposizione, tuttavia, è stata abrogata dall’articolo 18, comma 1, lettera a), del D.Lgs. 102/14. Pertanto attualmente non esiste nessuna definizione”.

Inoltre, l’Italia “non ha recepito l’obbligo secondo cui gli audit energetici non includono clausole che impediscono il trasferimento dei risultati dell’audit a un fornitore di servizi energetici qualificato/accreditato, a condizione che il cliente non si opponga”.

Non è altresì stata recepita la definizione di “gestore del sistema di trasmissione” e di “aggregatore”.

Un’altra lacuna si riscontra laddove non è stato recepito “l’obbligo secondo cui i contatori installati conformemente alle direttive 2009/72/CE e 2009/73/CE consentono informazioni sulla fatturazione precise e basate sul consumo effettivo”.

In merito alla cogenerazione ad alto rendimento, il nostro Paese non ha recepito “le disposizioni secondo cui i gestori del sistema di trasmissione e del sistema di distribuzione, se responsabili del dispacciamento degli impianti di produzione nel loro territorio, garantiscono la trasmissione e la distribuzione di energia elettrica da cogenerazione ad alto rendimento e assicurano l’accesso prioritario o garantito alla rete di energia elettrica da cogenerazione ad alto rendimento”.

Così come anche la disposizione secondo cui “gli Stati membri adottano le misure adeguate per garantire che, qualora sia tecnicamente ed economicamente fattibile rispetto alla modalità di funzionamento degli impianti di cogenerazione ad alto rendimento, i gestori della cogenerazione ad alto rendimento possano offrire servizi di bilanciamento e altri servizi operativi a livello di gestori dei sistemi di trasmissione o dei sistemi di distribuzione”.

Per concludere, si rileva altresì che alla fine del mese scorso la Commissione europea ha aperto una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia anche per il non corretto recepimento delle direttive 2009/72/CE e 2009/73/CE relative al terzo pacchetto sull’energia.

Il Governo italiano ha ricevuto una lettera con la quale l’Unione boccia la norma di cui all’articolo 36, comma 1, del decreto legislativo n. 93/2011. La norma in questione dispone che Terna sia l’unico gestore di sistema di trasmissione (Gst) di energia elettrica in Italia.

Secondo la Commissione europea la “limitazione derivante dalla legislazione italiana” è in “diretto contrasto con gli obiettivi della direttiva volti a creare un mercato europeo aperto, integrato e competitivo dell’energia elettrica tra gli Stati membri“.

Tale restrizione, osserva Bruxelles, “non è conforme né alla lettera né agli obiettivi della direttiva 2009/72/CE“.

Redazione

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