C’è grande fermento per le sorti del contributo unificato appalti: mancano solo due giorni all’udienza in Corte di giustizia dell’Unione europea, durante la quale verrà data lettura alle conclusioni dell’Avvocato Generale. L’udienza, fissata inizialmente per il 30 aprile scorso, è infatti slittata al 7 maggio.
Si attende con trepidazione di conoscere quale sarà l’orientamento della Corte relativamente alla compatibilità con la normativa europea del contributo unificato appalti, stante l’eccessiva onerosità dello stesso e la grave compromissione dell’esercizio del diritto di difesa che esso è idoneo a comportare in tutti quei casi in cui un soggetto, che intenda proporre ricorso dinanzi al giudice amministrativo in materia di appalti, non abbia i mezzi economici per farvi fronte.
Già dopo l’udienza dell’11 febbraio 2015, l’avvocato Carmelo Giurdanella, in veste di rappresentante dell’associazione di avvocati Amministrativisti.it, intervenuta nella causa di cui sopra nell’interesse di un’associazione catanese di consumatori, Cittadini Europei, si dichiarava soddisfatto per l’interesse e le perplessità che la questione aveva suscitato nei giudici della CGUE.
E’ auspicabile, dunque, che, in coerenza con le proprie premesse, la Corte si pronunci nel senso dell’incompatibilità del contributo unificato appalti con le previsioni del diritto dell’Unione, mandando così un chiaro segnale agli Stati membri che introducano limitazioni irragionevoli e sproporzionate al diritto di accesso alla giustizia e al diritto alla difesa di cittadini ed imprese.
Continuate a seguirci: lo staff di Giurdanella.it vi aggiornerà, in anteprima, direttamente da Bruxelles, degli esiti dell’udienza.