Dal 10 novembre è in vigore in tutta Italia il permesso di soggiorno elettronico di nuova generazione. L’evoluzione del precedente modello di PSE, già introdotto in via sperimentale fin dal 2013 da ben 13 questure, è stato esteso dal Ministero dell’Interno con circolare n. 34694/2015 a tutto il territorio nazionale in modo da conformarlo alle specifiche previste dal Regolamento CE n. 1030/2002 come modificato dal Regolamento CE n. 380/2008 e applicato con Decreto Interministeriale del 23 luglio 2013.
In particolare, il supporto di memoria dotato di un nuovo microprocessore a radiofrequenza integrato, di cui all’articolo 4 bis del regolamento, specificato al punto 16 dell’allegato, non sarà più visibile esternamente e garantirà maggiori standard di sicurezza in riferimento a dati anagrafici e biometrici, contenendo inoltre un’immagine del volto e due impronte digitali del richiedente.
Tali dati potranno essere verificati agevolmente da tutte le Autorità di controllo presenti nel territorio dell’Unione. Inoltre l’introduzione di una migliore tecnologia permetterà di rilevare impronte digitali di cittadini stranieri a partire dall’età di sei anni e, attraverso un nuovo dispositivo laser, garantirà maggiori standard anticontraffazione in riferimento all’immagine del richiedente del PSE. Il nuovo titolo di soggiorno sarà obbligatoriamente rilasciato in tutti i casi in cui lo straniero richieda, a partire dal 10 novembre 2015, il rilascio o il rinnovo di un permesso di durata superiore ai 90 giorni nonché ai richiedenti titolari di Permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o titolari di Carta blu UE.
Invece, nessuna procedura da svolgere per chi fosse già in possesso del permesso precedente in quanto quest’ultimo verrà sostituito automaticamente in sede di rinnovo.
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