Antistrust e AEEG: accelerare le gare per la distribuzione del gas

Con un comunicato stampa pubblicato sui propri siti internet, l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico e l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato hanno comunicato di aver segnalato a Governo e Parlamento le diverse problematiche presenti riguardo le procedure di gara per l’assegnazione del servizio di distribuzione gas naturale sul modello degli ambiti territoriali ottimali (ATEM), ritenendo che queste rappresentino uno ostacolo alla piena realizzazione della riforma del settore e limitino l’effettivo confronto concorrenziale previsto dalla normativa.

Alla luce di nuove ulteriori proroghe per lo svolgimento di tali procedure competitive, introdotte con la legge 15 febbraio 2016, n. 21 che ha convertito il cosiddetto “decreto milleproroghe”, entrambe le Autorità hanno evidenziato le diverse criticità che hanno determinato, a oggi,  gravi ritardi nell’effettuazione delle gare, indicando con le rispettive segnalazioni 86/2016/I/GAS e S2470 alcune necessarie linee di intervento normativo per accelerare l’attuazione del processo di riforma del sistema di affidamento delle concessioni di distribuzione del gas.

Nello specifico, al fine di garantire l’assoluto e rigoroso rispetto delle nuove tempistiche, di massimizzare la partecipazione alle gare e la regolarità del loro svolgimento, nonché di minimizzare gli eventuali contenziosi, le Autorità propongono misure di razionalizzazione e semplificazione delle procedure, la reintroduzione di meccanismi sanzionatori nel caso di mancato rispetto delle tempistiche per la pubblicazione dei bandi di gara e l’eliminazione di alcune ingiustificate barriere alla partecipazione alle procedure.

Gli interventi normativi segnalati bilanciano la tutela degli interessi dei clienti finali, grazie al contenimento dei costi che verranno riconosciuti in tariffa, con una più decisa spinta all’effettivo svolgimento delle gare in condizioni di trasparenza e concorrenza.

In allegato il testo del parere inviato a Governo e Parlamento

Redazione

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