Durante il Forum dell’OICE, l’Associazione delle società di ingegneria e architettura italiane, sul tema del BIM (Building Information Modelling), il Consigliere dell’ANAC, Michele Corradino ha annunciato che all’inizio della prossima settimana potrebbe essere messa in consultazione la bozza di linee guida per l’attuazione del Nuovo Codice Appalti, decreto 50/2016.
Ricordiamo, infatti, che il nuovo Codice è una disciplina autoapplicativa, in quanto non prevede, come in passato, un regolamento di esecuzione e di attuazione, ma per alcune disposizioni si prevede l’emanazione di atti di indirizzo e di linee guida di carattere generale, da approvare con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti su proposta dell’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) e previo parere delle competenti commissioni parlamentari. Le linee guida costituiranno una sorta di soft law e, secondo le intenzioni del Governo, contribuiranno ad assicurare la trasparenza, l’omogeneità e la speditezza delle procedure e fornire criteri unitari. Avranno valore di atto di indirizzo generale e consentiranno un aggiornamento costante e coerente con i mutamenti del sistema.
L’emanazione delle linee guida è dunque fondamentale per l’effettivo esercizio di numerose disposizioni del Codice, come quelle relative alla qualificazione di imprese e stazioni appaltanti.
Riguardo poi il tema del BIM Corradino ha affermato che “il BIM può costituire uno strumento per rimodellare il rapporto fra impresa e amministrazione in chiave di innovazione e qualità e per ridurre conseguentemente le varianti” precisando che “Va però evitato il rischio di una banalizzazione dello strumento, che non deve essere un costo in più per le piccole e medie imprese; bisogna inoltre stare molto attenti ad evitare distorsioni della concorrenza nell’uso del BIM e quindi non possiamo consentire alcun privilegio sui modelli da utilizzare perché va sempre garantita la clausola di equivalenza”.