Nel Decreto Dignità del 12 luglio 2018, tra le misure a carattere fiscale, vi è anche l’art. 11, che abroga il sistema dello split payment nel caso delle prestazioni dei professionisti a favore della PA.
L’articolo 12 del DL 87/2018 prevede l’abolizione dello split payment per le prestazioni di servizi rese dai professionisti alle PA i cui compensi sono assoggettati a ritenute alla fonte a titolo di imposta o a titolo di acconto ai sensi dell’articolo 25 del DPR 600/1973.
La novità riguarda le prestazioni di servizi rese alle PA, da parte di soggetti i cui compensi sono assoggettati a ritenute, e farà si che l’IVA venga versata direttamente al professionista, che pertanto si trova agevolato dal punto di vista della liquidità.
La “scissione del pagamento” fino a ora ha riguardato PA e Società controllate, in misura non inferiore al 70 per cento, dalla PA. Essa comportava, ai fini di ridurre l’evasione fiscale, che quando le pubbliche amministrazioni acquistano beni o servizi spetta a loro versare direttamente all’erario l’Iva addebitata in fattura, e non pertanto ai fornitori, che quindi ricevono il pagamento della prestazione al netto della ritenuta.
Sullo split payment si veda la circolare dell’Agenzia delle Entrate.