Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 29 marzo 2019 la Legge 28 marzo 2019 n. 26 di conversione del Decreto Legge n. 4/2019 (c.d. Decretone) in materia di reddito di cittadinanza e quota cento per le pensioni.
Legge 28 marzo 2019 , n. 26 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, recante disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni”.
La Legge n. 26/2019 in Gazzetta Ufficiale
Il testo coordinato del Decreto Legge n. 4 28 gennaio 2019
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Le novità nel testo della legge di conversione in materia di reddito di cittadinanza
Rispetto al testo originale del Decreto è stato modificato lo stipendio minimo per non rifiutare l’offerta di lavoro fatta: i percettori del reddito di cittadinanza saranno obbligati ad accettare il lavoro solo se la retribuzione sarà superiore del 10% rispetto “alla misura massima del beneficio fruibile dal singolo individuo (comprensiva della componente ad integrazione del reddito prevista per i nuclei residenti in abitazione in locazione)”. Si arriverebbe così fino a 858 euro di stipendio da accettare.
Inoltre sono previste delle misure limitative specifiche per chi è destinatario di una misura cautelare: nei confronti del beneficiario o del richiedente cui è applicata una misura cautelare personale, anche adottata a seguito di convalida dell’arresto o del fermo, nonché del condannato con sentenza non definitiva per taluno dei delitti indicati all’articolo 7, comma 3, del Decreto (mafia e terrorismo), l’erogazione del beneficio è sospesa.
Sono stati previsti limiti ulteriori per gli stranieri extracomunitari, i cui requisiti devono essere dimostrati tramite apposita certificazione, rilasciata dalla competente autorità dello Stato estero, tradotta in lingua italiana e legalizzata dall’autorità consolare italiana.
Modifiche anche per quanto riguarda i navigator, il cui numero è ridotto a 3000 per assunzioni nel 2020.