Il Parlamento europeo ha adottato un regolamento e una direttiva contenenti disposizioni sui mercati interni di gas e idrogeno con l’obiettivo di decarbonizzare il settore energetico dell’UE, migliorando la produzione e l’integrazione di gas rinnovabili e idrogeno.
Come si legge al considerando n.6, ultimo capoverso, della direttiva “L’obiettivo principale della presente direttiva è quello di rendere possibile e agevolare tale transizione verso la neutralità climatica garantendo l’espansione del mercato dell’idrogeno e di un mercato del gas naturale efficiente.”
L’obiettivo della neutralità carbonica viene perseguito mediante il subentro del gas rinnovabile nonché dell’idrogeno all’interno del sistema energetico, sostituendo il gas di origine fossile; ciò, non solo permetterebbe di raggiungere gli obiettivi climatici dell’Unione per il 2030 e della neutralità climatica entro il 2050, ma eliminerebbe anche il rischio di dipendenza dalle fonti di approvvigionamento di gas fossile.
Accanto all’obiettivo della sostenibilità e neutralità climatica, attraverso il pacchetto di riforme l’Unione Europea mira a tutelare maggiormente i consumatori garantendo un mercato dell’energia trasparente e accessibile.
A tal proposito, si riporta il primo capoverso del considerando 19 della direttiva, a mente del quale “Gli interessi dei consumatori dovrebbero essere al centro della presente direttiva e la qualità del servizio dovrebbe rientrare tra le competenze fondamentali delle imprese di gas naturale e idrogeno. Occorre rafforzare e salvaguardare gli attuali diritti dei consumatori, i diritti di accesso ai servizi essenziali, ivi compresa l’energia, e la lotta contro la povertà energetica …”
In particolare, sono state previste misure per dare ai consumatori in tutta l’UE il diritto di accedere a contratti a prezzo fisso o a contratti a prezzi dinamici e ricevere informazioni importanti sulle opzioni a contrattuali che accetta. I fornitori non potranno modificare unilateralmente i termini di un contratto.
Al fine di incentivare gli investimenti nell’energia pulita, sono previsti i cd. “contratti per differenza” da stipulare con gli enti pubblici; in base a questa tipologia di contratti, l’autorità pubblica compensa il produttore di energia se i prezzi di mercato scendono troppo bruscamente, ma incassa una parte dei profitti se i prezzi sono troppo elevati.
Uno dei profili più delicati durante le negoziazioni è stato la cd. “separazione proprietaria”, in forza della quale un operatore non può possedere contemporaneamente infrastrutture del gas e di idrogeno. Sul punto, tuttavia, nel pacchetto adottato dal Parlamento europeo è prevista la possibilità di possedere entrambe le tipologie di infrastrutture per quelle imprese che abbiano meno di 100 mila clienti, senza la necessità di ricorrere alla creazione di società separate.
Dopo l’adozione in Parlamento, affinché il pacchetto di riforme entri in vigore è necessario che ottenga l’approvazione da parte del Consiglio europeo.