L’ora legale: le procedura cd. “sottosoglia”

Venerdì 10 maggio alle 15, prenderà avvio il webinar di approfondimento giuridico condotto dall’avvocato Carmelo Giurdanella, dello studio legale Giurdanella & Partners, e da Santo Fabiano, giurista ed esperto formatore (qui il link per partecipare, oppure via social su Facebook, YouTube o Linkedin).

Il primo appuntamento del ciclo sarà interamente dedicato alle procedure cd. sottosoglia e alle questioni applicative ancora aperte ad un anno dall’introduzione del nuovo codice dei contratti pubblici (con la partecipazione di due esperti, Vito Bonanno e Luigi Oliveri).

La disciplina degli appalti sotto soglia rappresenta il riflesso del principio di fiducia, previsto all’art. 2 del d.lgs. 36/2023; la stazione appaltante seleziona il contraente privato non secondo le regole procedimentali dell’evidenza pubblica, ma sulla base di un bagaglio conoscitivo “diretto” dell’operatore economico e della qualità della sua attività. Tali considerazioni di merito dovranno trovare accoglimento all’interno della motivazione dell’affidamento diretto, unico provvedimento dell’intera procedura di selezione con cui la Stazione appaltante è chiamata a dar conto della scelta effettuata.

La motivazione, dunque, rappresenta al tempo stesso l’unico strumento attraverso cui operare il controllo giurisdizionale della regolarità della procedura di affidamento.

Se tutto ciò è vero, bisogna ancora comprendere quali siano i limiti di tale sindacato e come si adeguino al modus operandi che la stazione appaltante decida eventualmente di seguire.

Infatti, se l’amministrazione decidesse di auto vincolarsi, procedimentalizzando l’affidamento, quegli auto vincoli diventerebbero i parametri di cui il giudice dovrebbe servirsi per sindacare l’attività amministrativa; al contrario, se l’amministrazione procedesse all’affidamento semplicemente corredandolo di adeguata motivazione, il giudice, oltre a valutare l’esistenza dei requisiti richiesti dalla legge stessa (rispetto del principio di rotazione, possesso di pregresse esperienze idonee), dovrebbe limitarsi a sindacare tale motivazione, verificando che non sia manifestamente irragionevole.

Uno dei temi più dibattuti rispetto alle procedure sotto soglia riguarda la natura vincolante o meno della disciplina contenuta all’interno del d.lgs. 36/2023 e la possibilità che alla stazione appaltante residui un margine di discrezionalità che le consenta di optare, anche per questa tipologia di appalti, per le procedure ordinarie disciplinate all’interno del primo libro del codice. Ove tale possibilità sia ammessa, le stazioni appaltanti saranno soggette a un onere motivazionale più stringente?

Ancora, lo studio delle procedure sottosoglia non può prescindere da un corretto inquadramento del principio di rotazione e dalla corretta perimetrazione del suo ambito di operatività.

Tra le procedure di affidamento degli appalti sottosoglia, l’affidamento diretto è quello che ha dato maggiori spunti di riflessione.

Il nuovo codice, all’art. 50, lett. a) e b), richiede come requisito per l’affidamento diretto il possesso da parte dell’operatore economico di “pregresse esperienze idonee” e non più di “esperienze analoghe” come stabilito dal vecchio codice degli appalti; la modifica sembra aver ampliato il margine di discrezionalità della stazione appaltante nella selezione dell’affidatario e per questo merita di essere analizzata attentamente.

Verrà altresì analizzata la scelta operata dal legislatore all’interno del nuovo codice di escludere la responsabilità amministrativa del funzionario, quando egli si sia adeguato a orientamenti giurisprudenziali prevalenti o pareri delle autorità competenti, salvo il caso di colpa grave.

Questi e altri profili della disciplina degli appalti sotto soglia verranno analizzati giorno 10 maggio a “L’ora legale”.

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La conversazione sarà fruibile anche in diretta sui social Facebook, YouTube e Linkedin

La registrazione dell’incontro sarà successivamente reperibile sul nostro sito Giurdanella.it .

Redazione

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